1/7 – Introduzione

Il barbecue a carbone, è senza dubbio uno strumento essenziale per chi ama grigliare, in quanto esso sta alla base della maggior parte delle preparazioni alla griglia. E non è riservato solo a principianti o “griller” occasionali, ma anche ai più appassionati ed esperti, poiché seppur trattandosi di un dispositivo tradizionale (per quanto riguarda appunto la cottura al barbecue), rimane il più versatile. Esistono infatti diverse tipologie di griglie (barbecue a carbone, a gas, elettrico, smoker, ecc.), e conseguentemente vari tipi di cottura al barbecue. Perciò il barbecue, che venga adoperato in particolari occasioni, o abitualmente insieme ad amici e parenti, è l’ideale per pranzi e cene a base sia di verdura, che di pesce, che (ovviamente) di carne. Ma anche i dolci possono essere cotti al barbecue, così come qualsiasi altro alimento. Ed è inutile dire che il fuoco alimentato a carbone, è in grado di conferire alle pietanze un’aroma caratteristico e unico. Ma veniamo a noi, il barbecue si utilizza soprattutto in luoghi aperti e areati, a causa del fumo che produce durante l’accensione e la cottura. Tuttavia, molte persone che non dispongono di un giardino, e allo stesso tempo non riescono a rinunciare alla possibilità di grigliare, decidono di situare la griglia in spazi più ristretti, come ad esempio il proprio balcone. In tal caso, onde evitare di scatenare le ire dei vicini, ecco alcune dritte per capire come accendere un barbecue a carbone senza fare fumo.

2/7 Occorrente

  • Barbecue a carbone
  • Carbonella
  • Pinze
  • Guanti ignifughi
  • Ciminiera
  • Kit di accensione dotato di gel specifico anti-fumo
  • Spazzole e prodotti per la pulizia della griglia
  • Accendifuoco

3/7 – Pulire sempre il barbecue e prediligere la carbonella

Innanzitutto, non è da escludere l’acquisto di un barbecue a gas, o ad elettricità, risolvendo del tutto il problema delle emissioni di fumo, non avvenendo in essi nessuna combustione di legna o carbone. Se invece possediamo un barbecue a carbone, o semplicemente lo preferiamo alle altre tipologie, non ci resta che iniziare a seguire il primo passo di questa guida. Prima di accendere il barbecue, occorre ripulirlo e sgrassarlo in maniera perfetta dal precedente utilizzo. Qualsiasi residuo di cibo o altro materiale, infatti, poco dopo l’accensione potrebbe cominciare a bruciare, emettendo fumo. E’ inoltre indispensabile procurarsi della carbonella di ottima qualità, in grado di produrre già di per sé meno fumo rispetto al legno o ai bricchetti. Un valido alleato, invece, può essere il carbone di legno ecologico, che non produce emissioni di fumo, ma che tuttavia potrebbe essere meno facile da reperire o non adatto a tutti i tipi di griglie, perciò è sempre meglio chiedere informazioni al venditore.

4/7 – Utilizzare una ciminiera o un kit d’accensione specifico

La ciminiera è uno strumento apposito per l’accensione del materiale combustibile (bricchetti, carbone, ecc.), che utilizzeremo per grigliare. Le ciminiere d’accensione sono facilmente reperibili in qualsiasi punto vendita specializzato in barbecue, e possono essere posizionate sia sulla griglia che su qualsiasi altra superficie non infiammabile. Se come suggerito, abbiamo optato per la carbonella, ci basta porta all’interno della ciminiera, accenderla, aspettare che inizi la combustione e solo in seguito rovesciare la carbonella accesa all’interno del barbecue (facendo molta attenzione, e aiutandosi magari con delle pinze specifiche per spostare il carbone ardente). Il suggerimento è quello di accendere la carbonella in una zona molto aperta e areata, e in un secondo momento trasportarla nel luogo in cui abbiamo posto il barbecue. Anche se il fumo, in questo modo, non verrà eliminato del tutto. Per neutralizzare completamente l’emissione di fumo, esistono dei kit d’accensione “zero smoke” acquistabili già dotati di ciminiera, bricchetti speciali, gel di accensione e supporto per il gel.

5/7 – Munirsi di accendifuoco liquido

Un’alternativa al metodo precedentemente, può essere l’uso di un accendifuoco liquido. Si tratta di una sostanza in grado di bruciare molto facilmente, senza generare fumo, cosa che invece fanno altri materiali infiammabili spesso usati per innescare il fuoco (ad esempio la carta o i legnetti). Una volta procuratisi l’occorrente necessario, è possibile procedere con la preparazione del barbecue: bisogna innanzitutto distribuire la carbonella creando un mucchietto centrale, sul quale andrà versata una piccola quantità di accendifuoco. Ora, occorre aspettare circa 5 minuti in modo che il carbone assorba il liquido, e trascorso il tempo necessario, è possibile proseguire accendendo il tutto con un fiammifero e prestando particolare attenzione a non bruciarsi. Una volta innescato il fuoco, è necessario aspettare che l’accendifuoco bruci completamente e che la fiamma si estingua lasciando solamente il carbone incandescente. Adesso, con l’ausilio di un utensile di metallo, bisogna distribuire in modo uniforme sul barbecue il mucchietto di braci precedentemente creato, e successivamente, dopo aver ventilato il carbone ardente per ravvivarlo, occorrerà versare sopra di esso un nuovo strato di carbonella fino a creare uno spessore di circa 5 centimetri. È necessario continuare a ventilare la brace fino a quando anche l’ultimo strato di carbonella non diventerà incandescente, a questo punto sarà finalmente possibile inserire la griglia e mettere a cuocere la carne (o qualunque altra cosa decidiamo di grigliare). È bene ricordare di non marinarla prima di metterla sul barbecue poiché la marinatura, durante la cottura, produrrebbe fumo.

6/7 Guarda il video

7/7 Consigli

  • Durante l’accensione, e l’uso del barbecue, far cadere nella brace pezzetti di cibo o di altro materiale poiché brucerebbero facendo fumo.
  • Se si utilizza il barbecue in balcone, chiudere le finestre prima di accenderlo, per non far entrare in casa l’odore prodotto dalla combustione del liquido accendifuoco.
  • Se si preferisce evitare agenti chimici, optare per il primo o il secondo consiglio di questa guida, escludendo il terzo.

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