1/7 – Introduzione
Le punte del trapano sono strumenti che fanno una vita difficile. Spesso la loro lama perde il filo e questo le rende pressoché inutilizzabili. Allora parte una spirale di problemi che includono: buchi storti, surriscaldamento del pezzo e ulteriore perdita di filo della lama fino alla completa bruciatura. Quando una punta inizia a non riuscire più a scavare correttamente si deve correre ai ripari. Prima di bruciarla o di spezzarla nell’inutile tentativo di finire il buco, conviene perdere qualche minuto ad affilarla e ricondurla ad una condizione di utilizzabilità. La tecnica non è difficile e per apprenderla basterà seguire questa guida su come affilare una punta da trapano.
2/7 Occorrente
- Mola da banco a grana sottile
- Carta abrasiva
- Olio minerale
- Stracci
- Bicchiere d’acqua
- Affilatrice da banco
3/7 – Come affilare con la mola
La punta da trapano, se osservata con attenzione ha una forma di vite elicoidale ed all’estremità termina precisamente con due tagli vivi con una certa inclinazione. È proprio su questi ultimi che bisogna intervenire per affilare la punta. Quando le lame perdono di nettezza e la cuspide si arrotonda si deve intervenire per evitare di buttare via la punta. Innanzitutto, prendetela e ungetela con un po’ di olio lubrificante per garantire che non si surriscaldi nelle fasi di affilatura. Si dovrà poi accendere la mola da banco a pietra, scegliendo il disco a grana sottile. Tenendo saldamente la punta con i guanti, si deve accostarla sul lato dello spiovente alla ruota, in maniera il più tangenziale possibile, rimuovendo qualche micron di lama, e ripetere l’operazione anche sull’altro spiovente. L’importante è mantenere la pendenza costante, che è quella ottimale, e la cuspide centrata.
4/7 – Come raffreddare la punta
Le operazioni di affilatura possono prevedere più passaggi alla mola per rimuovere la parte compromessa della punta e ripristinare la lama. È indispensabile in queste fasi bagnare spesso la punta per raffreddarla in modo tale che non perda la tempra. Il surriscaldamento infatti rovina in maniera irreparabile la lega di cui è fatta la punta e deve essere evitato. L’impiego dell’acqua è solo una delle soluzioni, perché per esempio si può utilizzare anche dell’olio minerale lubrificante per raffreddare la punta. Basta che non alterni olio ed acqua per non rovinare il metallo. Ricordiamo che è sempre buona norma conservare le punte in uno straccio intriso di olio perché evita che si ossidino le parti sottili della lama.
5/7 – COme usare un’affilatrice
Ad ogni modo potete scegliere un sistema alternativo per affilare la punta del trapano, cioè quella di utilizzare un’affilatrice, che costa poche decine di euro. Se sapete che vi capiterà spesso di dover rifare le punte del trapano, vi conviene fare questo investimento una volta sola, perché vi farà risparmiare moltissimo tempo e fatica. Trattandosi di solito di uno strumento che non occupa molto spazio, potreste anche tenere la vostra affilatrice fissa sul bancone da lavoro, in modo che sia sempre pronta all’uso. Per usare un’affilatrice occorre semplicemente inserire la punta nell’apposito foro e avviare la macchina. Il meccanismo interno è del tutto simile alla mola da banco, solo che è tarato anticipatamente e ci evita di dover controllare continuamente la qualità del nostro operato.
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7/7 Consigli
- A ciclo concluso, è sempre bene pulire con la carta abrasiva o con una olla in pietra serena la punta per eliminare le sbavature, che potrebbero fondere quando si usa nuovamente la punta.