1/6 – Introduzione
Le pareti della nostra casa, come di qualsiasi edificio, sono sottoposte al deterioramento e a usura che rendono necessarie opere di restauro. Spesso è l’intonaco, con il passare del tempo, il primo materiale a subire dei danni e a cadere da un momento all’altro. La prima cosa da fare dunque sarà quella di applicare l’intonaco a pareti e soffitto cercando di ripristinare le condizioni ottimali del nostro appartamento. L’intonaco migliora enormemente l’aspetto di un muro ma, in base al materiale di pareti e soffitto, dobbiamo stenderlo in modo diverso. La raccomandazione, comunque, è sempre quella di utilizzare i migliori materiali, ai fini della sicura buona riuscita del lavoro. Molto dipenderà inoltre dall’età dell’edificio, che determinerà le modalità e i tempi di intervento necessari. Vediamo insieme in questa guida come applicare l’intonaco al soffitto.
2/6 Occorrente
- Cazzuola
- Frattazzo
- Assicella
- Pennellessa e carta abrasiva
3/6 – Valutate l’età dell’edificio
Se l’edificio è di recentissima costruzione dunque, è meglio aspettare almeno un mese prima di stendere l’intonaco sul soffitto. Prima di questo termine si potrebbe avere un effetto antiestetico, con i mattoni sottostanti sempre visibili. Inoltre dovremo bagnare bene il muro prima dell’intonacatura. Ma questa modalità di intervento dovrà valere solamente per i muri in mattoni o in pietra. Se invece si tratta di cemento, è bene stendere subito l’intonaco. Dunque prestate sempre la massima attenzione verso le caratteristiche del muro che si intende lavorare con l’intonaco. Vediamo ora come agire nel dettaglio.
4/6 – Scegliete la corretta tipologia di intonaco
Per applicare un intonaco al soffitto, è fondamentale sapere che ne esistono vari tipi: intonaco cementizio, a calce, oppure in monostrato. L’intonaco è una malta che aderisce alle pareti. La malta cementizia può essere difficile da applicare per un principiante, ma se avete esperienza non avrete problemi. In alternativa esistono intonaci in materiale plastico molto facili da lavorare. In ogni caso, la composizione della malta dipende dal tipo di soffitto che dobbiamo intonacare. L’intonaco civile è appropriato per stanze abitabili. Si applica con due mani di malta. La composizione è di calce idrata e sabbia fine. Mescolate a secco, poi aggiungete acqua fino a raggiungere un composto sodo. Qualora il grado di solidità del composto non fosse ancora omogeneo, aggiungere un’altra piccola quantità di acqua. Ora sarete pronti per iniziare l’applicazione di questo materiale sopra al muro o al soffitto.
5/6 – Stendete la malta
Applicare l’intonaco al soffitto non è un’operazione facilissima e necessità perciò di molta attenzione. Data l’altezza della parete che dobbiamo intonacare, è necessario utilizzare una scala o meglio ancora costruire un ponte, il tipico ponte da muratore, per lavorare con più comodità e sicurezza. Il primo passo da compiere consiste nel bagnare con acqua la parete utilizzando la pennellessa dopodiché procederete con la stesura della malta. Poniamo il composto sullo sparviere da muratore aiutandoci con la cazzuola e stendiamolo sulla parete sempre con la cazzuola. Procediamo successivamente a lisciare il muro eliminando il composto in eccesso. Il giorno dopo, quando la malta si sarà indurita, procederemo con l’arriccio e successivamente, con l’utilizzo del frattanto, elimineremo le irregolarità. In questi casi, non occorre mai avere fretta. Quindi vi raccomandiamo il perfetto rispetto dei tempi sopra citati, onde evitare la cattiva riuscita dell’intervento.
6/6 – Applicate l’intonaco
Ma l’utilizzo dell’intonaco si presta senza dubbio a diverse applicazioni. Se invece dovete applicare l’intonaco al soffitto di una cantina, ad esempio, puntate sull’intonaco rustico. Si applica con una mano di malta ed è adatto anche per esterni. Se il vostro soffitto si estende su una vasta area, è bene creare delle “guide”. Possono farvi da guida dei listelli in legno che fisserete provvisoriamente con dei chiodini. Dovranno essere spessi 1 cm e distanti l’uno dall’altro almeno 10 cm. Poi dovrete letteralmente lanciare la malta con la cazzuola tra le guide, creando delle strisce spesse 1 cm. Livellerete poi tutto con un’assicella. Col frattazzo eseguirete la rasatura con movimenti circolari sull’intonaco, bagnato con una pennellessa. Il procedimento appena descritto vale per l’intonaco rustico. Quello civile ha invece bisogno di una seconda mano e della finitura in gesso, con successiva lisciatura tramite carta abrasiva. Potrete tinteggiare le pareti non prima di 45 giorni dal termine dell’intonacatura. Terminato il lavoro lasciate asciugare il tutto e godetevi un intonaco perfettamente applicato, che farà sembrare come nuovi gli ambienti che avrete trattato. Vi ricordiamo tuttavia, che l’applicazione di uno strato di intonaco al soffitto, non è in grado solo di migliorare l’estetica del soffitto stesso, ma anche a volte di migliorarne la resistenza e la stabilità. Ecco perché questa operazione dovrebbe essere periodicamente effettuata per apportare una fondamentale miglioria a tutta l’ossatura base dell’edificio.