1/6 – Introduzione
Le api vivono in comunità complesse che possono contenere fino a 100.000 membri. La stragrande maggioranza sono le api femmine poco fertili e conosciute come lavoratrici, ed i loro compiti sono: curare l’alveare, nutrire e pulire la regina, raccogliere nettare, polline e acqua (il nettare viene convertito in miele ricco di carboidrati). Inoltre, alimentano lo sviluppo di larve e creano la cera d’api, che usano per costruire tutte le cellule dell’alveare. Durante il picco della stagione, un lavoratore vivrà solo sei settimane prima di morire per la stanchezza. A questo punto dopo la doverosa introduzione sul modo di vivere e di lavorare delle api, se siete interessati ad avviare un allevamento ecco una guida con alcuni utili consigli su come ottimizzare il risultato.
2/6 Occorrente
- Arnie
- Api
- Tuta completa
- Guanti
3/6 – Pulire l’area destinata all’allevamento
Prima di tutto bisogna pulire adeguatamente l’area destinata all’allevamento delle api. Quindi bisogna eliminare qualsiasi foglia secca, residuo di terra e ogni elemento anti-igienico che potrebbe essere di disturbo per un ottimale posizionamento delle arnie e la conseguente produzione del miele. Una volta utilizzato il tosaerba, il rastrello e quant’altro per la pulizia ottimale del terreno, bisogna far passare 24 ore per consentire alla zona il riciclo dell’aria pulita in quanto l’ambiente deve respirare, altrimenti le arnie potrebbero risentire di eccessiva claustrofobia.
4/6 – Disporre le arnie l’una accanto all’altra
Una volta preparato il luogo, bisogna recarsi in un vivaio specializzato e chiedere delle arnie ossia le cassette apposite delle api. Devono avere un colore diverso l’una dall’altra e devono essere in quantità proporzionata al miele che si vuole produrre, ed in merito a questo basta chiedere al titolare del vivaio che saprà indicare il numero giusto. In seguito bisogna disporle l’una accanto all’altra ed inoltre occorre evitare luoghi ventilati e umidi. Al vivaio verranno vendute sia le api operaie che le api regina, con un posto per poterle spostare senza problemi. Ad ogni modo bisogna fare molta attenzione a posizionare per ogni arnia un’ape regina, in quanto questa è la fase più delicata ed è molto importante.
5/6 – Creare dei punti di abbeveraggio
Un altro essenziale accorgimento preliminare prima di avviare un allevamento di api, consiste nel creare più punti di abbeverata magari aggiungendo un laghetto nel giardino, oppure posizionare un contenitore in prossimità delle arnie. Tale accorgimento serve sia per l’idratazione che per la termoregolazione corporea di questi laboriosi insetti. Inoltre dopo un primo inserimento di due o tre famiglie di api in ogni singola arnia, il consiglio è di proteggere questi nidi con dei teli di plastica sulla parte alta per evitare che possa entrarvi acqua eccessiva durante le piogge e vanificare il lavoro delle api.
6/6 – Usare materiali e strumenti specifici
Per avviare un allevamento di api è necessario prendere tute le precauzioni del caso, allo scopo di evitare pericolosissimi attacchi specie quando si cerca di prelevare il miele dalle arnie. Da tener presente infatti, che il sistema di vita di questi insetti è praticamente perfetto tale da essere definito un regime oligarchico in cui l’ape regina in caso di pericolo viene difesa dai suoi soldati che sono tutte le altre api che vivono insieme a lei nella stessa arnia. L’uso di alcuni materiali e strumenti specifici come tuta, guanti specifici e così via, sono degli altri essenziali accorgimenti da adottare quando si avvia un allevamento di api, ma seppur dispendiosa in termini di tempo e di danaro ne vale davvero la pena sia dal punto di vista culturale che per il ritorno economico che le api possono regalare con miele, cera, propoli e pappa reale.