1/8 – Introduzione
Le operazioni di carteggio costituiscono uno di quei processi meccanici atto a ripristinare una superficie liscia ed omogenea in grado di accogliere, successivamente, altre operazioni come stuccature, e verniciature. Il carteggio viene effettuato su una serie di superfici differenti, da quelle riguardanti muri, soffitti e pareti, a quelle dei metalli o ancora a quelle che interessano il settore della falegnameria in tutte le sue sfaccettature. Talvolta durante le operazioni di carteggio vi sono oggettivamente dei punti critici da raggiungere. Vediamo insieme come carteggiare i punti critici a mano.
2/8 Occorrente
- Stecca in legno
- Carta vetrata di diverse grane
- orbitale
3/8 – Eseguire la carteggiatura
Gli strumenti per carteggiare sono più di uno. Troviamo apposite apparecchiature come ad esempio l’orbitale, utilizzata sia in falegnameria che in carrozzeria. La materia prima per carteggiare e senza dubbio la carta vetrata. Sul mercato sono presenti diversi tipi di carta vetrata. Troviamo carta vetrata a grana grossa adatta per carteggiare e sgrossare in modo incisivo. Carta vetrata a grana media, più delicata della precedente e infine, carta vetrata a grana fine, utilizzata per levigare con dolcezza e rifinire le superfici.
4/8 – Adottare la carta vetrata
In relazione ai vari passaggi di carteggio e alla superficie da trattare, si opterà per un certo tipo di grana piuttosto che un altra, fermo restando che per le operazioni finali di levigatura, è sempre preferibile adottare carta vetrata a grana fine. Per riuscire manualmente a levigare dei punti difficili sia su muro, legno o metallo, ci si avvale di supporti artigianali di facile realizzazione. Il supporto d’eccellenza è costituito da una stecca di legno di forma rettangolare.
5/8 – Costruire supporti
In relazione alla zona da carteggiare ed al punto da raggiungere, si potranno costruire dei supporti in legno di varie dimensioni sui quali posizionare, in modo adeguato e stabile, il foglio di carta vetrata. La stecca in legno di forma rettangolare dovrà essere lunga circa 20 centimetri larga 5 ed alta 3 o 4 centimetri od anche più, in modo da consentirne un agevole impugnatura. Per rifinire e carteggiare spacchi e crepe sul legno, è consigliabile agire con la sola carta vetrata ripiegandola su se stessa. Per i muri e le superfici più estese la stecca in legno consente di raggiungere agevolmente anche angoli e nicchie. In alcuni casi, come ad esempio nella carteggiatura del metallo o lamiera, si potrà anche utilizzare oltre alla carta vetrata un po’ d’acqua, mentre per il legno anche l’uso di pagliette di metallo sottili sarà utile per compiere alcune operazioni di rifinitura.
6/8 – Utilizzare la levigatrice
Per una levigatura manuale più rapida, basta premere più forte l’orbitale e spostarsi più velocemente. Ma con una levigatrice orbitale casuale, quella strategia ti rallenterà effettivamente. Troppa pressione o velocità crea minuscoli graffi vorticosi che prima o poi dovrai carteggiare (spesso dopo, dopo che la macchia li ha resi visibili). Un tocco leggero e la pazienza sono la chiave per evitare quei turbinii. Basta appoggiare la mano sulla levigatrice; non premere. Il peso del tuo braccio fornisce una pressione sufficiente. Muoviti a passo di lumaca; non più di 1 2 centimetri al secondo. Andare così piano sembra innaturale e richiede un po’ di autodisciplina. Quindi prova questo: allunga un metro lungo il tuo progetto e guarda la lancetta dei secondi su un orologio mentre carteggi. Dopo circa 30 secondi (o 30 pollici), ti abituerai alla giusta velocità.
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8/8 Consigli
- Attenzione a scegliere la carta vetrata della grana giusta