1/6 – Introduzione
Quando si eseguono dei lavori di riparazione, soprattutto sulle macchine o su pezzi di essa, il materiale più usato è certamente la vetroresina. Si tratta di un materiale chimico molto usato per questo tipo di lavori ma che richiede delle piccole accortezze e lavorazioni una volta indurito. La fibra di resina è un tipo di plastica impregnata di piccole fibre di vetro da rinforzo, nota anche con il nome di vetroresina. La vetroresina è leggera, forte sia in compressione che in tensione e facile da plasmare in forme complesse. È stata introdotta nel settore aeronautico e da allora ha guadagnato ampi consensi come materiale per gli scafi delle barche, per le carrozzerie e nell’edilizia residenziale. Le proprietà speciali della fibra di vetro la rendono un po’ difficile da carteggiare ed imparare a scartavetrare la vetroresina richiede tanto lavoro di preparazione e molta pazienza. Vediamo insieme come carteggiare la vetroresina. Attraverso pochi e semplici passaggi, vi forniremo degli utili consigli in merito cercando di realizzare un lavoro a regola d’arte. Mettiamoci dunque all’opera.
2/6 Occorrente
- Carta vetrata a grana fine e a grana grossa
- Primer per fibra di vetro
- Mastice in fibra di vetro
- Una cera e uno sgrassatore per vetroresina
3/6 – Assemblare i componenti
La prima cosa da fare è quella di lasciare la fibra di vetro al sole. Se lavorate con della vetroresina nuova, avrà un sottile strato di gelcoat sulla sua superficie. Il gelcoat è una resina epossidica o di composti a base di resina che viene utilizzata per allineare gli stampi quando si costruiscono componenti in vetroresina. Prima della levigatura, lasciate la fibra di vetro al sole per un periodo che può variare dai due ai sette giorni: questo processo permette l’eliminazione di eventuali sacche d’aria che potrebbero causare problemi in fase di levigatura e verniciatura. Assemblate i componenti in fibra di vetro, se possibile. Se il progetto è costituito da più componenti in vetroresina (come il corpo, le porte o il cofano di una macchina), montateli prima della levigatura e della rifinitura. Questo vi permetterà di scartavetrare contemporaneamente tutti i componenti, creando una superficie completamente liscia, senza dislivelli.
4/6 – Levigare la superficie
A questo punto pulite l’intera superficie con una cera e uno sgrassatore. Usare questi prodotti è particolarmente importante quando si lavora con della vetroresina nuova, in quanto è necessario rimuovere la sostanza utilizzata per estrarre la componente dal suo stampo. La cera e lo sgrassatore possono essere acquistati da un rivenditore di ricambi per auto. Carteggiate la fibra di vetro con una carta vetrata a grana grossa. Per il primo passaggio di levigatura, utilizzate una carta a grana ottanta o cento. Per le zone più piccole invece utilizzate uno smeriglio in gomma che vi permetterà di seguire meglio le linee; lo stesso vale in caso di presenza di superfici intricate o con curve. Non scartavetrate mai della vetroresina che ha ancora lo strato di gelcoat, ciò causa due problemi: indebolisce la resistenza del componente, e crea fori nella vetroresina che causa delle spaccature nella vernice, più avanti. Il gelcoat dovrebbe fungere da guida durante la prima fase di sabbiatura. Occorre pertanto lavorare fin quando il rivestimento non risulterà opaco: nel momento in cui tutti i componenti avranno perso la loro naturale lucentezza, vuol dire che l’operazione di smerigliatura è andata a buon fine e che quindi il primer e il colore aderiranno perfettamente.
5/6 – Applicare il primer
Riempite tutti i punti troppo bassi utilizzando un mastice in fibra di vetro. Lavorate il mastice e poi carteggiatelo finché l’area risulta a filo con il resto della superficie. In alternativa è possibile utilizzare dello stucco che andrà poi levigato così da rendere liscia la superficie. Applicate infine il primer per fibra di vetro e lasciatelo asciugare. Si sconsiglia l’utilizzo del mastice in quanto non aderisce alla vetroresina in maniera perfetta. Come ultima operazione carteggiate l’intera superficie con una carta vetrata a grana più fine, come la 180 o la 220. Chi lo preferisce può poi passare una nuova mano di primer o di vernice. Dopo ogni mano ricordate però di smerigliare. Per carteggiare la vetroresina non occorrono particolari abilità, basterà infatti avere un po’ di accortezza e precisione seguendo i suggerimenti di questa guida che vi aiuteranno ad eseguire un lavoro pulito e apprezzabile. Durante tale operazione si consiglia di indossare occhiali protettivi e guanti per evitare di riportare danni. Non mi resta quindi che augurare buon lavoro.