1/6 – Introduzione
La carteggiatura è un processo fondamentale se si è deciso di restaurare un mobile per riportarlo all’originaria bellezza. Si tratta, infatti, di un processo grazie al quale è possibile eliminare dal mobile una precedente stuccatura o semplicemente predisporlo a una nuova ceratura o verniciatura; solo in questo modo riuscirete a far esaltare la bellezza naturale delle venature del legno. Ma come carteggiare un mobile senza rovinarlo?
2/6 Occorrente
- Carta abrasiva
- Poliuretano espanso
3/6 – Evitare le levigatrici a motore
La carteggiatura è un procedimento molto delicato, da praticare con la massima attenzione soprattutto se si sta restaurando un mobile d’antiquariato. Questo significa che per la carteggiatura di un mobile è bene evitare l’uso di levigatrici a motore che, essendo troppo potenti, potrebbero rovinare le stuccature del mobile o addirittura andare a danneggiarne l’intera struttura.
4/6 – Scegliere la giusta carta abrasiva
Per carteggiare un mobile si consiglia quindi di utilizzare semplici carte o tele abrasive che vanno strofinate con delicatezza sulla superficie del mobile. Ovviamente le carte abrasive non vanno scelte o utilizzate a caso, visto che ogni carta si distingue per particolari dimensioni e grossolanità, quest’ultimo valore indicato da una numerazione di tipo progressiva. Per esempio i numeri più bassi, come 40,80,100, stanno ad indicare un grado di abrasività abbastanza ruvido, mentre i numeri più alti, come 320,380,400 segnalano una finezza maggiore della carta e quindi un grado di abrasività ridotto. Generalmente sono considerate grossolane le carte abrasive con numerazione inferiore a 180, mentre sono ritenute fini quelle il cui valore supera i 240.
5/6 – I movimenti da eseguire
La prima cosa che si consiglia è di eseguire la carteggiatura operando dei movimenti che vadano a seguire le naturali venature del legno, cercando di evitare sia passaggi bruschi che movimenti in senso inverso, che potrebbero lasciare dei graffi sulla superficie del legno. Per rendere più confortevole il movimento potete rivestire con la carta abrasiva un pezzetto di legno o di poliuretano espanso; nel caso in cui doveste carteggiare delle parti particolari del mobile, potreste utilizzare anche la carta avvolta su una spugna morbida in maniera tale che la carta abrasiva si adegui perfettamente al profilo del mobile. Mano a mano che carteggiate, rimuovete la polvere che si forma in modo tale da evitare di graffiare il legno con la polvere residua; allo stesso modo sostituite la carta quando questa si sarà sporcata sempre per evitare che i pezzetti di legno possano danneggiare la superficie del mobile.
6/6 – Fasi e conclusione della carteggiatura
In linea di massima la carteggiatura consta di tre diverse fasi a seconda dell’effetto che si desidera ottenere; in ogni caso dopo la prima carteggiatura si esegue sempre un’accurata levigatura. Quando avrete finito di carteggiare rimuovete la polvere e poi pulite la superfice del mobile con un panno inumidito per poi andare a stuccare nuovamente il mobile; quando lo stucco si sarà asciugato sarà possibile fare una seconda carteggiatura. Ovviamente se dopo la prima mano di carteggiatura avete verniciato o lucidato il mobile, la seconda carteggiatura non andrà fatta.