1/7 – Introduzione
Il tetto ha la specifica funzione di preservare l’ambiente interno della struttura dagli agenti atmosferici e, dall’ingresso di animali. Altri scopi fondamentali dei tetti sono quelli di impedire la formazione di umidità all’interno della struttura, di opporre adeguata resistenza al vento e alla neve, ma soprattutto di ridurre al minimo la dispersione termica dell’edificio, affinché esso mantenga il giusto grado di calore. Generalmente in un tetto si distinguono due parti: il manto di copertura, che è lo strato più esterno e la struttura portante che sostiene il manto. Oltre ad essere impermeabili, dunque, i tetti hanno la necessità di essere coibenti, ovvero devono essere dei cattivi conduttori di elettricità, calore e onde acustiche, in modo tale da riuscire a garantire un adeguato livello di isolamento termico. Per isolare quindi l’appartamento sottostante ed evitare inutili dispersioni di calore occorrerà un intervento di coibentazione. Iniziamo con il primo passo di questa guida su come coibentare un tetto.
2/7 – Accumulare aria all’interno del materiale isolante
Pareti, finestre e porte costituiscono sicuramente una buona via di fuga per il calore. Un’ottima tecnica di isolamento prevede di accumulare aria all’interno del materiale isolante, si deve infatti tenere presente che l’aria statica rappresenta una pessima conduttrice di calore, quindi creare una sorta di capsula d’aria statica intorno al proprio appartamento consentirà di contenere nel migliore dei modi il calore al suo interno e in secondo luogo si avranno numerosi benefici anche durante l’estate proprio poiché la casa sarà “schermata” dai raggi diretti del sole.
3/7 – Fare arieggiare i sottotetti
Un’altra cosa fondamentale è l’areazione dei sottotetti, questa non deve mai mancare perché in particolare durante la stagione invernale può generarsi della condensa dall’incontro dell’aria calda domestica con quella gelata proveniente dall’esterno. La condensa, a lungo andare, può arrivare anche a danneggiare le strutture portanti. È consigliabile pertanto operare un isolamento in legno o cemento o sul pavimento del solaio, oppure sul versante interno del tetto stesso. Procediamo adesso dunque al terzo passo.
4/7 – Inserire nella superficie interna del tetto un letto di fibre di vetro termoindurenti
Se la vostra casa possiede uno di quei tetti spioventi, caratterizzato da struttura in legno e tegole, questo può essere coibentato inserendo nella superficie interna del tetto un letto di fibre di vetro termoindurenti, che risultano essere ideali per questa tipologia di lavori. Inoltre, per riuscire a ottenere una buona barriera contro l’umidità, è consigliabile far aderire tutto su carta Kraft. Lo spessore massimo del tutto non dovrà comunque essere superiore ai 12-15 centimetri.
5/7 – Applicare al soffitto dei pannelli di cartongesso con materiale isolante
Qualora invece la coibentazione dovesse avvenire su un tetto di tipologia piatta, bisognerà necessariamente intervenire sulla zona sottostante di questo. In questo caso è consigliabile andare ad applicare al soffitto dei pannelli di cartongesso che includono del materiale isolante. In alternativa, si può tentare di creare una sorta di controsoffitto, per poi porre delle fascette isolanti tra il soffitto e il controsoffitto appositamente creato. Siamo giunti ormai a questo quarto ed ultimo passo su come coibentare un tetto. Dopo aver letto con molta attenzione tutti i passi di questa guida, sarete in grado di effettuare un lavoro di alto livello in modo del tutto autonomo, senza chiedere aiuto a nessuno.
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7/7 Consigli
- Attenzione ad effettuare correttamente il lavoro
- Attenzione a non farsi male