1/7 – Introduzione

I vecchi caminetti a legna sono belli e accoglienti ma ormai superati dalle nuove tecnologie che permettono di riscaldare la propria abitazione abbattendo notevolmente i costi. Tra queste c’è la stufa a pellet. I vantaggi che essa presenta rispetto ad un tradizionale camino sono numerosi: facilità di manutenzione, abbattimento dei costi, rendimenti maggiori ecc ecc. C’è però un “inconveniente” che si presenta all’atto della prima installazione, ovvero quello di collegare i tubi della stufa. In questa guida ci occuperemo proprio di questo. Vediamo come fare.

2/7 Occorrente

  • Tubi di acciaio
  • Tubo a gomito
  • Tubo a T
  • Chiave fissa o giravite a taglio

3/7 – Scegliere un tubo di acciaio

Ogni impianto di riscaldamento, sia esso a legna o a pellet, ha bisogno di una canna fumaria per poter emettere i gas di scarico creati dalla combustione. I fumi tendono a risalire la canna fumaria fino all’uscita. Non tutte le canne fumarie compiono però appieno il loro dovere. In realtà ci sono degli accorgimenti che possono migliorare l’efficienza dei tubi di scarico. In primis c’è il tipo di tubo utilizzato. Questo deve essere completamente liscio internamente per permettere al fumo di scorrere meglio, inoltre deve essere di acciaio e non di laterizi. Un altro parametro fondamentale riguarda le dimensioni del diametro del tubo. Un tubo di diametro maggiore rallenta la fuoriuscita di fumo, mentre uno di diametro minore l’accelera.

4/7 – Verificare la temperatura dei fumi della stufa

Un fattore che da una parte crea dei vantaggi ma dall’altra degli svantaggi è la temperatura dei gas di scarico. Nelle stufe a pellet la temperatura dei fumi è maggiore di quella delle stufe a gas o dei caminetti a legna e ciò se da un lato aumenta le prestazioni della canna fumaria nel cosiddetto “tiraggio”, dall’altra crea problemi dal punto di vista burocratico. Infatti ci sono diverse leggi che regolano i tipi di tubi da utilizzare per le stufe a pellet. I tubi devono infatti essere di classe T200. Inoltre i tubi devono presentare una certa resistenza al fuoco di fuliggine. Il fuoco di fuliggine è il fuoco scaturito dall’incendio di sostanze volatili presenti nei tubi. Questo fuoco può raggiungere temperature elevatissime, per cui il tubo deve essere di classe G. Si dice di classe G se supera un test. Il test prevede di sottoporre il tubo ad una temperatura di 1000 gradi centigradi per 30 minuti. Il test è superato se il tubo non presenta dilatazioni o anomalie. Per cui materiali come l’alluminio, il cui punto di fusione è minore di 1000 gradi, sono assolutamente da evitare.

5/7 – Collegare i tubi della stufa

Parliamo ora di come collegare fisicamente i tubi della stufa a pellet. Ogni stufa presenta il bocchettone di scarico in una posizione diversa, solitamente però è posto sul pannello posteriore in basso. Iniziate a collegare un tubo a T al bocchettone della stufa. Procedete poi con l’unire a questo un altro tubo o altri due, fino ad arrivare al punto in cui avete deciso di forare la parete per far passare il tubo di scarico. A seconda dei tubi che scegliete, possono adottare un’unione tramite fascette metalliche da serrare con l’aiuto di una chiave fissa o di un giravite a taglio, oppure ad incastro. In entrambi i casi assicuratevi di aver unito saldamente i tubi. Usate infine un tubo a gomito per collegare l’ultimo tubo alla presa d’aria nel muro. Ci sono dei tubi a gomito che presentano delle finestrelle per ispezione. Vi consigliamo di utilizzare questi, in modo da rendere più facile la manutenzione dell’impianto di scarico.

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7/7 Consigli

  • Se possibile posizionate la stufa a pellet al centro dell’ambiente per una resa migliore