1/5 – Introduzione
Quella del pollice verde è una vera e propria attitudine e passione che richiede comunque un minimo di conoscenza specifica. In questa guida avremo l’opportunità di vedere più nelle specifico come prendersi cura in maniera efficace di una determina pianta. Vediamo, quindi, come coltivare il basilico in casa.
2/5 Occorrente
- Semi di basilico
- Vasi in terracotta
- Terriccio universale
- Argilla espansa
- Acqua per le innaffiature
- “Tessuto non tessuto” o foglio di plastica trasparente
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Il basilico è una pianta erbacea a ciclo annuale, originaria dell’Asia tropicale e dell’India, gradualmente diffusasi, attraverso il Medio Oriente, in tutta Europa e infine in America, al seguito delle spedizioni nel Nuovo Continente.
La semina del basilico va fatta, preferibilmente, tra Marzo ed Aprile, seguendo file parallele e facendo attenzione a non interrare i semi ad una profondità eccessiva. I vasetti, il cui terreno andrà mantenuto costantemente umido attraverso l’utilizzo di uno spruzzatore, vanno posti in un luogo ombreggiato fino all’avvenuta germinazione. Se il tempo è ancora incerto, per proteggere il basilico nelle prime fasi dello sviluppo è opportuno coprire il vaso con del “tessuto non tessuto” o con un foglio di plastica trasparente.
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Trascorsi una decina di giorni dalla semina, potrete già ammirare le piccole piante, che, se cresciute in quantità eccessiva, andranno diradate. La messa a dimora definitiva può avvenire solo quando le piantine avranno raggiunto un’altezza di circa 10 cm e presenteranno almeno 4 foglie ciascuna. Il trapianto andrà effettuato in vasi di terracotta, avendo cura di posizionare sul fondo uno strato di argilla espansa per evitare dannosi ristagni di acqua. Non è una pianta che presenta particolari esigenze di terreno, pertanto andrà bene un terriccio universale a ph neutro, purché ben drenato. Se il terreno utilizzato è abbastanza fertile, durante l’intero ciclo vegetativo, non necessita di alcuna concimazione aggiuntiva.
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Per una crescita rigogliosa, il basilico predilige l’esposizione in un luogo assolato o semi-ombreggiato e lontano dalle correnti di aria.
Le temperature ottimali per la sua crescita si aggirano tra i venti gradi centigradi e i venticinque gradi centigradi ma, mantenendo il terreno costantemente umido, riesce a sopportare anche temperature più elevate. Le innaffiature devono essere costanti e abbondanti, preferibilmente da effettuare durante le prime ore del mattino e facendo attenzione a non creare ristagni idrici. Tollera invece difficilmente temperature al di sotto dei dieci gradi centigradi. Non mi resta a questo punto che augurarvi buon lavoro.