1/6 – Introduzione
I fagioli borlotti, conosciuti anche come fagioli di mirtillo rosso, appartengono alla specie Phaseolus vulgaris L. I fagioli borlotti vengono utilizzati sia freschi che secchi e crescono in baccelli chiazzati di rosa e rosso, la cui lunghezza e mediamente di 10 cm e hanno un sapore che somiglia leggermente a quella della nocciola. Si tratta di piante annuali semi-resistenti, facili da coltivare e pronte per la raccolta in autunno dopo 80-120 giorni la semina. Vediamo allora come coltivare i fagioli borlotti.
2/6 Occorrente
- Terreno adatto
- Acqua
- Fungicida
3/6 – Il terreno
I fagioli borlotti devono essere coltivati in un terreno ben drenato, con un pH compreso tra 6,0 e 6,5. Prima della piantagione, è bene utilizzare un apposito kit di analisi del suolo, disponibile presso i negozi di giardinaggio, per determinare il pH del terreno e modificarlo se necessario. Usare il calcare per aumentare il pH del terreno e lo zolfo per abbassarlo. La quantità di ciascuno degli elementi da utilizzare dipende dalla consistenza del terreno e dal suo pH attuale.
4/6 – La piantagione
Disporre le piante di fagioli borlotti ad una distanza di 20 cm l’una dall’altra, le cui file dovranno essere distanti 35-40 cm tra loro. Se si vive in una zona nebbiosa o piovosa, aumentare la distanzia tra le file per consentire all’aria di circolare più facilmente tra le piantine. Questo aiuta a prevenire le malattie fungine. Innaffiare le piante di fagioli borlotti con parsimonia finché non sbocciano, assicurandosi che i primi 4-5 di terreno siano asciutti. Quando la pianta produce la fioritura, incrementare leggermente la quantità d’acqua per tutta la stagione di crescita.
5/6 – Il controllo delle malattie
Controllare le piante di fagioli barlotti ed accertarsi che non sia presente la muffa bianca quando i baccelli iniziano a riempirsi. Questa malattia è causata da due patogeni fungini: Sclerotinia sclerotiorum e S. Trifoliorum. Il sintomo iniziale è il marciume sui gambi, sui baccelli e sul fogliame dei borlotti. Inoltre, potrebbero anche comparire delle chiazze nere e una sostanza bianca sulla parte della pianta più vicina al suolo. La malattia è più diffusa quando il terreno è umido e la temperatura dell’aria è compresa tra 20 e 25 gradi °C. È possibile prevenire la muffa bianca distanziando ulteriormente le piante e controllando le erbe infestanti, che sono tra le portatrici della malattia. Ad ogni modo, si può controllare la muffa bianca irrorando le piante in fioritura con un fungicida contenente come principio attivo il tiofanato, il metile o il boscalid.