1/6 – Introduzione
Il bambù è una pianta originaria delle zone tropicali e sub-tropicali, soprattutto dell’estremo oriente. Se ne conoscono molteplici specie; è proprio per questo che la sua altezza può variare da pochi centimetri, fino ad arrivare ad altezze imponenti. Oggi il bambù è molto apprezzato ed utilizzato nella realizzazione di arredi da giardino o mobili etnici, anche se in molti preferiscono coltivarla nel proprio giardino per donargli un tocco esotico. Coltivare il bambù, non richiede particolari doti, però necessita per la sua crescita di un clima specifico. La guida che segue sarà un valido aiuto per tutti coloro che cercano degli utili suggerimenti su come coltivare il bambù nel proprio giardino.
2/6 Occorrente
- Giardino
- semi di bambù
- compost
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Come detto precedentemente esistono varie specie di bambù, quindi scegliamo quello che meglio si adatta al clima della nostra zona. Posizioniamolo in una zona molto assolata, che gli garantisca almeno otto ore di sole. Teniamo presente però, che alcune specie necessitano di ombra nelle ore più calde della giornata. Per quanto riguarda il terreno, il bambù si sviluppa meglio in terreni marnosi, migliorandone le sue qualità con l’aggiunta di un composto o sostanze chimiche arricchenti. Altro fattore da valutare nel posizionare il bambù, è il vento. Ricordiamo che questa pianta ha radici poco profonde, sviluppando, di contro, un fusto piuttosto alto. È bene, pertanto, che venga messo a dimora in zone riparte, come ad esempio dietro una siepe.
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Il periodo migliore per seminare il bambù è l’inizio della primavera, indicativamente dopo l’ultima gelata invernale. La semina richiede tanti passaggi: occorre prima di tutto preparare i semi poi, bisognerà Immergiamoli in acqua per 6 o 12 ore. Trasferiamoli poi in vasetti con terriccio specifico e avendo cura di annaffiarli ogni giorno e, meglio se posizionati in una zona ombreggiata. Dopo tre o quattro mesi trapiantiamo le giovani piantine e, mettiamole ad una distanza di 1 o 1,5 metri l’una dall’altra, scaviamo una buca abbastanza grande, quasi il doppio della sua radice.
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Una volta messo a dimora il bambù innaffiamolo abbondantemente due volte alla settimana nei periodi più miti, arrivando a tre volte alla settimana nei periodi più torridi, evitando i ristagni di acqua che potrebbero far marcire la pianta. Il bambù resiste abbastanza bene al caldo, mentre nei periodi più freddi deve essere protetto, affinché le radici non gelino completamente. Quindi come abbiamo visto coltivare il bambù non richiede molta spesa, ma richiede tante attenzioni.
6/6 Consigli
- all’inizio della primavere e dell’estate concimiamo con un fertilizzante a base di azoto