1/6 – Introduzione

Avere un giardino rigoglioso e pieno di piante è il sogno di moltissime persone, ma per far si che tutte le piante crescano nel migliore dei modi è bene imparare alcune basi per coltivare le nostre piante e farle crescere bene. Se siamo degli amanti della natura e vogliamo realizzare un bellissimo angolo verde nel nostro giardino o sul balcone della nostra abitazione ma non conosciamo tutte le tecniche da utilizzare per riuscire a far crescere sempre belle e rigogliose le nostre piante, non dovremo assolutamente preoccuparci. Sarà infatti sufficiente ricercare su internet delle semplici guide che ci mostreranno tutti i prodotti e le varie tecniche da utilizzare per poter curare sempre tutte le piante che abbiamo deciso di inserire nel nostro bellissimo angolo verde. In questo modo potremo riuscire a coltivare correttamente tutte le piante che più ci piacciono pur non essendo degli esperti in questo campo. Nei passi successivi di questa guida, in particolare, vedremo come fare per riuscire a coltivare correttamente il Bosso. Attraverso pochi e semplici passaggi daremo utili suggerimenti che vi aiuteranno a procedere nel migliore dei modi. Vediamo quindi come.

2/6 Occorrente

  • cure costanti

3/6 – Zone esposte al sole

Coltiviamo il Bosso in una zona esposta al sole o in semiombra del nostro giardino, è una pianta che tollera il vento. Si adatta bene in qualsiasi tipo di terreno, purché non sia pregno di acqua, ad eccezione della “Hansworthiensis”. Teniamo il Bosso sempre ben potato, in modo da fargli assumere e mantenere la forma desiderata, accorciandone i rami con costanza, durante il periodo estivo. Per promuovere la formazione di nuovi germogli, eseguiamo una potatura più energica in primavera. Una delle principali avversità del Bosso è la “ruggine”, che può danneggiare foglie e fusto e, nei casi più gravi, far morire la pianta. Questa malattia potrebbe essere già presente nella pianta che acquistiamo, per questo motivo si consiglia sempre di tenere in isolamento la pianta per due o tre settimane prima di metterla in terra, per accertarsi che non sia infetta.

4/6 – Luoghi dove far crescere il bosso

Questa pianta cresce bene in qualsiasi luogo, anche se dà il meglio di sé, se la posizioni al sole o in zone semi ombreggiate, tuttavia non presenta particolari problemi di sviluppo neanche quando viene coltivato completamente all’ombra. È una pianta ideale per qualsiasi clima, visto che non teme il freddo, riuscendo a sopportare bene anche temperature molto inferiori allo 0°. Se viviamo in una zona molto calda, ricordiamoci di non fargli mancare l’acqua (ma non è necessario ogni giorno) nei mesi estivi. Nei restanti mesi è sufficiente anche l’acqua fornita dalle piogge. È consigliabile interrare ai piedi della pianta una piccola quantità di concime organico, in autunno e a fine inverno, per garantire un buono sviluppo della pianta.

5/6 – Periodo di fioritura

La sua chioma è solitamente molto folta e compatta, con foglie piccole, che emanano un forte aroma quando vengono strofinate; la fioritura avviene in primavera quando il bosso produce grappoli di fiorellini giallastri, mentre in estate produce una sorta di frutti tondeggianti, ovvero delle capsule legnose contenenti piccoli semi. L’unico neo è rappresentato dall’attacco, per la verità piuttosto sporadico visto che il bosso è molto coriaceo, di afidi e cocciniglie che a volte causano danni alla pianta, soprattutto alle foglie.

6/6 – Riproduzione via semi

La riproduzione di questa pianta può avvenire per seme, da utilizzare appena i frutti seccano, all’inizio dell’autunno, da seminare in un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali; essendo il bosso una pianta a crescita molto lenta difficilmente si semina, più spesso per propagarla si prelevano talee o margotte in primavera, che vanno tenute in vaso anche per 2-3 anni prima di essere poste a dimora.
La moltiplicazione per talea, la più praticata, si effettua in primavera prelevando talee di rami lunghe circa 15 cm che vanno messe a radicare in composto di sabbia e torba.
Le nuove piantine ottenute per talea e semina vanno allevate in singoli contenitori almeno per 2 anni.