1/5 – Introduzione
Il geranio edera è una pianta che normalmente viene coltivata in cesti appesi per formare delle cascate di fiori e fogliame. Questa pianta è così chiamata perché ha delle foglie che assomigliano all’edera, sono abbastanza accattivanti e hanno una tonalità verde brillante. I gerani edera possono crescere fino ad un metro di larghezza, ma l’unico inconveniente è che i gambi tendono ad essere fragili e possono rompersi facilmente, quindi è spesso insolito passare attraverso un’intera stagione di crescita senza perdere alcuni gambi. Pertanto è opportuno proteggerli, in particolare quelli che vengono esposti in aree in cui ci sono forti venti, bambini e animali domestici. Vediamo allora, attraverso i passi della seguente guida, come coltivare il geranio edera.
2/5 Occorrente
- terriccio fertile
- piantine di geranio edera
- concime
3/5 – Piantagione
Sistemate il terriccio in vasi o cassette che abbiano una profondità di almeno 20 cm, interrando le piantine ad una distanza di circa 20 cm una dall’altra. Nei vasi sospesi è consigliato piantare un solo geranio in modo da non appesantirlo troppo. Mettetelo in una posizione soleggiata o semi-ombreggiata. Dunque, al fine di ottenere un’abbondante fioritura, è consigliato sistemare i vasi in un luogo soleggiato o semi-ombreggiato. All’ombra i gerani edera producono una grande quantità di foglie, ostacolando la fioritura e, in alcuni casi gravi, i fusti potrebbero assottigliarsi e le foglie distanziarsi e diventare più piccole, facendo impallidire il colorito.
4/5 – Innaffiatura
Le innaffiature devono essere adattate alla crescita e alle condizioni del clima, anche se, ad ogni modo, cercate di mantenere il terreno sempre fresco. Durante il periodo vegetativo si può innaffiare tutti i giorni, preferibilmente il mattino presto e la sera e facendo asciugare il terreno tra un’innaffiatura e l’altra. Nella stagione autunnale ed invernale sospendete le irrigazioni per far riposare la pianta. Ricordate che il geranio soffre molto più per i ristagni d’acqua piuttosto che per la siccità. Perciò evitate di lasciare acqua nel sottovaso, garantendo un buon drenaggio ed eliminando l’acqua in eccesso.
5/5 – Rastrellatura
Durante l’innaffiatura, evitate di bagnare le foglie, bensì lavatele saltuariamente in modo da poter eliminare le uova di eventuali fastidiosi parassiti, che si disperderanno nel terreno e non potranno più schiudersi. Infine, rastrellate la terra in superficie, evitando così la formazione delle fastidiose croste che ostacolerebbero le radici della, pianta rendendo più difficoltoso l’assorbimento dell’acqua e la conseguente respirazione.