1/5 – Introduzione
Il pepe è una delle spezie più diffuse ed utilizzate al mondo, e non richiede dei climi particolari per coltivarlo. In natura è disponibile di diversi colori, ed in genere i più comuni sono quello bianco e nero entrambi di forma sferica. La facilità di riproduzione della pianta può indurre a dedicarsi alla coltivazione, purché si seguano delle semplici ma importanti linee guida. A tale proposito, ecco alcuni consigli utili su come coltivare il pepe.
2/5 Occorrente
- Piantine giovani o semi di pepe
- Terreno ricco di sostanze organiche e acido
- Acqua
- Fertilizzanti specifici
3/5 – Utilizzare un terreno ben drenato
Il pepe è possibile coltivarlo sia utilizzando delle piantine giovani che con i semi. In entrambi i casi si possono acquistare presso vivai e centri per il giardinaggio. Un clima temperato quindi decisamente caldo ed intorno ai 24 gradi è quello ottimale, mentre il terreno da utilizzare indipendentemente se si opta per la coltivazione in vaso o nel terrapieno, deve essere particolarmente ricco di sostanze organiche, ben drenato e con un Ph acido.
4/5 – Annaffiare costantemente le piantine di pepe
Le piantine o i semi di pepe una volta sviluppate e diventate adulte (in genere dopo tre anni), raggiungono un’altezza che si attesta intorno ai due metri e mezzo, dopodichè cominceranno a fruttificare tra il mese di marzo e aprile. Se tuttavia il pepe viene costantemente monitorato e curato con delle frequenti innaffiature durante il periodo di crescita si ottimizza il risultato, e nel contempo si evita di incorrere nel rischio di improduttività futura quindi di poter godere di circa cinque raccolti all’anno. Questi ultimi vanno effettuati in relazione alla specie di pepe che si desidera ricavare dalla pianta; infatti, se ad esempio si preferisce ottenere quello nero, allora è necessario raccogliere le bacche quando sono ancora verdi e si presentano con una colorazione olivastra. Viceversa se la scelta ricade sul pepe bianco, allora il raccolto va effettuato quando la pianta presenta dei frutti maturi per circa l’80% del totale.
5/5 – Aggiungere del fertilizzante specifico
Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione a parte le suddette regolari innaffiature, periodicamente è necessario aggiungere del fertilizzante specifico, e rimuovere con un rastrello un abbondante strato superficiale di terriccio specie nelle stagioni più calde, quando cioè si presenta piuttosto arido. In tale circostanza si può approfittare per aggiungerne dell’altro nuovo, ed arricchendolo con della torba sminuzzata che ne favorisce il drenaggio, e nel contempo evita che l’apparato radicale possa marcire. Il pepe una volta pronto per il raccolto ed in base alla qualità coltivata può essere essiccato. Nello specifico le bacche vanno fatte macerare in acqua per almeno dieci giorni, per poi asciugarle al sole. Infine per ottenerlo ancora più piccante, il processo di macerazione dei chicchi di pepe deve essere quanto meno raddoppiato.