1/8 – Introduzione
Il riso è uno degli alimenti più antichi e di consumo abituale sul pianeta, in particolar modo nelle regioni asiatiche. Anche in Italia tuttavia esistono delle risaie e, in passato, il travagliato lavoro stagionale delle apposite mondine destinate al trapianto ed alla pulitura delle piantine di riso era piuttosto comune in determinate zone. Per crescere sano e rigoglioso, il riso richiede quantità enormi di acqua e temperature calde. Pertanto poterlo coltivare in alcune aree diventa pressoché impossibile, anche se lo si può far crescere in casa, adottando dei semplici ma opportuni accorgimenti. In questa guida, vediamo quindi come coltivare il riso in vaso.
2/8 Occorrente
- Vaso in terracotta o plastica senza fori
- Terriccio misto
- Semi di riso o grani
- Acqua
3/8 – Le condizioni
Coltivare il riso è tutto sommato abbastanza facile, ma far crescere la pianta e raccoglierlo è molto impegnativo. Tenuto comunque conto che coltivare il riso in vaso significa ottenere una raccolta molto limitata. Innanzitutto bisogna considerare la necessità di almeno quaranta giorni ininterrotti di temperature calde che oltrepassino ventuno gradi Celsius. Quindi la stagione estiva è la più adatta per potere coltivare il riso. Inoltre, occorre creare lo spazio per le piantine di riso. A tale scopo, ci si deve procurare uno o più vasi contenitori (anche di plastica) privi di fori, secondo le esigenze personali o i progetti di produzione e di raccolta di ciascuno.
4/8 – La semina
Successivamente, bisogna acquistare le sementi in un centro per il giardinaggio o in un’azienda agricola. Oppure comprare del riso integrale nella variante a grani lunghi presso un negozio di alimentari. La qualità migliore di riso è quella biologica in quanto, rispetto al riso bianco, non ha subito alcun processo di elaborazione. Premesso ciò, bisogna prendere il vaso contenitore e riempirlo di abbondante terriccio, aggiungendo poi dell’acqua che deve superare di almeno cinque centimetri il livello della stessa terra. A questo punto, si può spargere una manciata di riso a grani, il quale andrà ad affondare nel terriccio, diventando molle.
5/8 – La coltivazione
Il vaso si dovrà esporre in una zona ben soleggiata, spostandolo in un ambiente caldo nelle ore notturne. Infatti bisogna proteggere le piante di riso dalla naturale variazione termica fra il giorno e la notte. Esattamente come facevano le mondine, quando le spostavano per tutelarne lo sviluppo. Le piantine di riso non hanno bisogno di eccessiva attenzione dal momento successivo alla semina. Però è importante mantenere costante il livello dell’acqua a cinque centimetri dal suolo, proprio come descritto in precedenza. Non appena le piante di riso raggiungeranno l’altezza di 10-15 centimetri, si deve innalzare il livello dell’acqua portandolo a dieci centimetri.
6/8 – La raccolta
Idealmente, fino al momento in cui si avvicina il periodo del raccolto, le piante di riso devono essere sempre immerse in acqua in prossimità della radice, ma senza condizioni idriche stagnanti. Se tutto procede bene e il clima è favorevole, il riso è pronto per il raccolto all’incirca dopo quattro mesi. I gambi della pianta in questo caso, assumeranno un colore tendenzialmente sul verde-oro. È il momento di tagliare le pannocchie dai gambi. Si potrà poi continuare senza alcun problema la coltivazione in vaso con le stesse tecniche, per poi procedere con altri raccolti nei quattro mesi successivi.
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8/8 Consigli
- Per il consumo del riso coltivato in vaso basta tenere le pannocchie in una zona calda e asciutta per circa 2/3 settimane, avvolgendole in carta di giornale. Poi si possono arrostire a fuoco dolce per un’ora ed infine si può estrarre il riso.