1/5 – Introduzione

Il tamarindo è una pianta da frutto che appartiene alla famiglia delle Leguminose. Si tratta di un albero da frutto che cresce molto lentamente, anche se può superare i 25 metri di altezza; è un albero che ha una vita abbastanza lunga, in quanto riesce a sopravvivere oltre i 150 anni. La sua coltivazione non è affatto difficile: è sufficiente seguire alcune semplici indicazioni. Vediamo allora, attraverso i passi della seguente guida, come coltivare il tamarindo.

2/5 – Il terreno

Iniziamo subito con il dire che questo albero da frutto ama vivere in dei luoghi che siano molto soleggiati, e per poter fiorire in tutta la sua bellezza, per poter crescere e far sviluppare i suoi frutti, ha bisogno di giornate che siano serene ed anche prive di pioggia. Come terreno, predilige quelli arenosi, argillosi ed anche salini. In tutto questo, la terra che lo conterrà dovrà essere anche ben drenante, perché è una pianta che tende molto ad essere colpita dall’asfissia alle proprie radici.

3/5 – La temperatura

Da ciò che abbiamo detto fin ora, si può ben dedurre che le giovani piante di tamarindo temono molto il freddo, a differenza delle grandi, le quali sono in grado di ben resistere anche a dei climi molto rigidi ed a temperature, al di sotto dello zero termico.
Da noi, in Italia, arriva più che come pianta, come frutto, che viene utilizzato nei dessert o anche come bevande o come spezia in cucina. Il frutto è rappresentato da un legume, che ha una forma alquanto ricurva e di colore marrone chiaro.

4/5 – Il tronco

Dal suo tronco, si possono estrarre dei tronchi che vengono utilizzati per la costruzione di soffitti ed anche di molto mobili, essendo un tipo di legname molto resistente. In genere possiamo dire che il sistema di coltivazione, avviene in vaso. La pianta una volta grande, che viene trapiantata in terra, non richiede molto interventi di potatura, se non per eliminare i rami che ora mai sono diventati secchi.

5/5 – L’irrigazione

Il tamarindo richiede delle irrigazioni molto diffuse, in quanto sono estremamente necessarie per far crescere e sviluppare la stessa pianta ed in particolar modo quando è nel periodo della produzione dei frutti. I frutti vengono raccolti quando sono del tutto maturi. Il tamarindo non soffre da parte di attacchi di parassiti. Ed ecco che attraverso questi semplici, ma utili consigli, anche noi potremo essere in grado, nel caso volessimo, di coltivare al meglio una bella pianta di tamarindo, prestando la dovuta attenzione a tutti gli aspetti, che riguardano la sua coltivazione.