La coltivazione idroponica prevede l’adozione di tecniche alternative di coltivazione. Questo sistema ben si adatta anche al giardinaggio ed all’orticoltura domestica. Infatti, la coltivazione idroponica consente a chiunque di realizzare un giardino oppure un piccolo orto senza stravolgere l’ambiente domestico. Leggendo questa breve guida si possono avere alcuni utili consigli e delle corrette informazioni su come coltivare in idroponica.
Occorrente per la coltivazione idroponica
- Substrato
- Piantine
- Acqua
- Kit per idroponica con sistema di illuminazione ed irrigazione
- Strumenti di controllo
Serra
La prima cosa da fare è quella di pianificare il tipo di coltura che si intende avviare. Successivamente bisogna individuare lo spazio in cui collocare il kit. Il substrato della serra è abbastanza importante. Esso deve essere composto da argilla espansa (per garantire l’ossigenazione ed il drenaggio delle radici) e fibra d cocco per mantenere la giusta umidità e sostenere la pianta. Si può dire quindi che è l’elemento fondamentale e determinante sia per il corretto sviluppo della pianta sia per la sua resa. Infatti, le radici incontrano meno resistenza e si espandono più facilmente grazie al nutrimento immediato e costante.
Coltivazione idroponica
Dopo aver installato la serra idroponica si può passare al passo successivo, cioè avviare la coltivazione. Le piantine devono essere alimentate con una soluzione nutritiva adatta. Bisogna cioè creare le condizioni ottimali per la vita dei vegetali. L’acqua è sicuramente il cuore portante del sistema idroponico. Deve essere controllata sotto tutti gli aspetti utilizzando appositi misuratori. Inoltre, per garantire un’adeguata ossigenazione della pianta deve essere mantenuta in scorrimento. Infine, si deve prestare un po’ di attenzione al dosaggio del nutrimento delle pante, tenendo sotto controllo le possibili alterazione del ph e di conducibilità elettrica CE.
Vantaggi
Il grande vantaggio che offre l’agricoltura idroponica è senza dubbio la possibilità che si ha di coltivare ovunque, anche senza terreno. Questo tipo di coltivazione permette un controllo maggiore della gestione delle risorse idriche e nutrizionali. La coltivazione fuori suolo poi garantisce l’assenza di funghi patogeni, muffe e parassiti. Inoltre, bisogna tener presente che i livelli di inquinamento prodotti dalle coltivazioni fuori suolo sono nettamente inferiori. Infine, cosa da non trascurare, essa rappresenta la soluzione ottimale per poter coltivare una grande varietà di piante con un minimo sforzo ed ingombro.