1/7 – Introduzione

Esistono piante, nei nostri giardini o terrazzi, che ad un dato momento si installano da sé. Può essere un seme portato con la terra o con il vento, o una pianta regalata, o il capriccio di un’unica stagione in cui si è deciso di seminare questa pianta. Proprio da quel momento diventa un ospite fisso, modificando il disegno ed i colori del giardino. Questo è ciò che accade con l’Antirrhinum, conosciuto con il nome di “bocca di leone”. È uno di quei fiori che vegeta un po’ dappertutto: lo si vede crescere rigoglioso persino in un pugno di pietrisco, arrampicato sopra i muri e rovine dove pochi altri fiori resisterebbero. All’interno di questa guida, spiegherò come coltivare la bocca di leone.

2/7 Occorrente

  • Clima mite
  • Terriccio ben drenato
  • Ottima esposizione al sole

3/7 – Scegliere un terreno che non sia argilloso

Ad eccezione dei terreni acquitrinosi o troppo argillosi, dove non prospera, la bocca di leone cresce davvero ovunque, a patto che al terreno non manchi una buona percentuale di calcio. Cresce dunque bene nei luoghi sassosi e sempre in esposizione calda e soleggiata. Se si ha un terreno troppo acido, è utile correggerlo con un poco di calcinaccio vecchio.

4/7 – Innaffiare la pianta quotidianamente

La bocca di leone ha un grande nemico, la ruggine, che quando attacca non perdona: comunque oggi, in commercio, si trovano varietà immuni, inattaccabili da questa malattia. E qualora le vostre piante si ammalassero di ruggine, una spruzzata di anticrittogamico, e anche di solfato di rame, risolverà. Se si coltiva in vaso, la bocca di leone va innaffiata quotidianamente (se il tempo si mantiene bello).

5/7 – Seminare nel mese di agosto

Per quanto riguarda la semina, in climi rigidi, è utile seminare molto per tempo, magari sottovetro, a febbraio, per esempio. Nelle zone a clima mite, è opportuno seminare in agosto o settembre: nella primavera seguente si avrà una fioritura molto precoce. Converrà comunque seminare anche a primavera ed a scaglioni. Spesso, la bocca di leone si riproduce spontaneamente per mezzo dei semi caduti. I semi non vanno mai piantati troppo profondamente meglio non ricoprirli affatto piuttosto che esagerare nel senso contrario. Si picchiettano poi le piante in vasi piccoli o cassette e si pongono a dimora, ad una distanza di 50 cm.

6/7 – Eseguire la moltiplicazione per talea

La bocca di leone si può anche moltiplicare agevolmente per divisione o talea. Come per altre piante, il colore del fusto e delle foglie può dare un’indicazione sul colore che avranno i fiori: quando le foglie ed i fusti sono verde chiaro o “biondi”, si avranno quasi sempre fiori bianchi o a fondo bianco; le piante che producono invece fiori di colore carico o scuro, avranno foglie e fusti verde scuro o rossastri.

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