1/5 – Introduzione
Se avete deciso di coltivare una pianta piuttosto inusuale come ad esempio la scilla, è importante sapere che è un esemplare bulboso e che fiorisce nei primi giorni di primavera e si protrae fino all’estate inoltrata. La sua coltivazione non risulta difficile, ma è comunque necessario adottare delle piccole precauzioni specie nel periodo di semina. A tale proposito, ecco una guida con alcuni consigli utili su come coltivare la scilla.
2/5 Occorrente
- Bulbi di Scilla
- Terriccio universale leggero
- Foglie secche
- Concime liquido
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La prima cosa da fare, è di provvedere a preparare il terreno del giardino dove intendete piantare i bulbi, mentre se avete deciso di eseguire l’operazione in casa e preferite un effetto ondulato, allora bisogna praticare nel terriccio dei solchi adeguati. In tal caso prendete i bulbi ed interrateli a circa dodici centimetri di profondità, mettendone alcuni nel solco ed altrettanti dove la terra risulta più alta. La semina va fata in autunno in modo da ottenere delle piantine già sufficientemente cresciute in primavera e poi attendere la fioritura nei primi mesi estivi.
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Una volta eseguita questa operazione potete lasciarli stare, visto che in genere resistono molto bene fino a una temperatura di -10°, ma se dovesse scendere ancora di più allora è il caso ricoprire il terriccio con una buona pacciamatura a base di foglie secche. In ogni caso è importante sottolineare che la scilla non ha alcun bisogno di essere innaffiata, tranne che nei periodi di forte siccità. Quando poi arriva la primavera dovrete cercare di tenere il terreno un poco umido, facendo in modo che le foglie non iniziano si secchino. Un’altra cosa a cui stare attenti è che dopo alcuni anni, se non fioriscono più bisogna pulire il terreno dei vecchi bulbi e metterne di nuovi. Anche questa operazione non è particolarmente complicata, in quanto vi ci vorrà poco tempo per togliere i vecchi. Con queste importanti operazioni preliminari, la scilla potrà crescere sana e produrre una fioritura rigogliosa, mente per quanto riguarda la concimazione, nel passo successivo vediamo cosa conviene usare.
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Il concime dato per le piante bulbose deve innanzitutto essere di origine minerale liquido a base di fosforo e potassio poiché questi due elementi garantiscono rigogliose fioriture e la corretta conservazione dei bulbi stessi. Il prodotto facilmente reperibile nei centri per il giardinaggio, va diluito in acqua e somministrato ogni due settimane nel periodo che va da fine ottobre ad aprile. L’aggiunta di altro terriccio universale e di tipo leggero è un’altra ottima opzione primaverile, atta a massimizzare il risultato.