1/5 – Introduzione
L’arnica è una sostanza che viene ricavata da numerose specie di piante erbacee perenni. L’unica fra queste che però nasce spontaneamente nel nostro Paese è l’arnica montana che, per una buon sviluppo, predilige i climi freschi e soleggiati. In particolare cresce molto bene sui pascoli delle Alpi e dell’Appennino settentrionale. In territorio europeo, invece, si espande bene nella Foresta Nera. Nella seguente guida, passo dopo passo, forniremo delle maggiori informazioni su come coltivare l’arnica montana.
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L’arnica montana, in passato, non è stato oggetto di molta considerazione perché cresce esclusivamente in alta montagna (da qui deriva il suo nome). Oggi invece è una pianta molto ricercata per le sue rinomate proprietà analgesiche ed antinfiammatorie. La coltivazione richiede l’osservanza di precise indicazioni. Per coltivare l’arnica montana occorre innanzitutto preparare un terreno molto drenato e posizionarla in siti molto soleggiati. È bene tuttavia prestare attenzione nel far arrivare un po’ di ombra in alcune ore della giornata, soprattutto il pomeriggio. Seminiamo dunque distanziando i semi almeno 2 centimetri tra loro ed annaffiamo regolarmente. Il terreno dovrà rimanere sempre umido. Nel mese di luglio potremo raccogliere i fiori da cui poter estrarre le sostanze benefiche.
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L’arnica montana è conosciuta anche col nome di tabacco di montagna. Questo perché le foglie, essiccate, venivano una volta usate come tabacco da naso o come erba delle cadute, in quanto impiegata per alleviare i traumi post-cadute. L’arnica montana è caratterizzata da fiori di colore giallo-arancione, che ricordano vagamente l’aspetto delle più comuni margherite, che si schiudono durante i primi mesi estivi. Sia i fiori che le radici emanano un forte profumo aromatico che, in taluni soggetti particolarmente predisposti, può provocare perfino allergie e/o forti starnuti.
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Oggi questa pianta è coltivata anche in proprio, ovviamente se si abita in zone con un’altitudine considerevole e clima molto fresco: condizioni necessarie per il suo sviluppo. Molto utilizzata è perfino la tintura di arnica, considerato un ottimo rimedio contro le punture di insetto ed i dolori di origine muscolare o articolare, ma anche per contrastare acne e foruncoli. Molta gente che pratica attività sportiva la applica sulla muscolatura prima della competizione per prevenire l’insorgenza di dolori e rigidità muscolare al termine della gara.