1/6 – Introduzione
Orchidaceae è il nome di una famiglia di piante, per la stragrande maggioranza di origine tropicale, che incute curiosità a chi si accinge a coltivarne qualche esemplare in casa. Non tutti sanno tuttavia come prendersene cura in maniera corretta. Esistono alcune specie che vivono e fioriscono nelle abitazioni, ogni anno, le quali si adattano molto bene anche alle quasi impossibili condizioni ambientali attuali. In questa guida, a tal proposito, vi sarà spiegato come coltivare le orchidee in casa.
2/6 Occorrente
- Piante di orchidea
- argilla espansa
- vasi di plastica trasparente
- concime specifico per orchidee
3/6 – Posizionate la pianta in un posto luminoso
Se siete alle prime armi con la coltivazione di orchidee in casa potete acquistare delle specie più facili da curare e simili in termini di esigenze, come le Phalaenopsis, il Paphiopedilum o la Vanda. Sistematele in vasetti contenenti un substrato di radici di osmunda decomposte miste a legno frantumato. Trovate successivamente un posto luminoso, non troppo esposto a correnti d’aria ma adeguatamente ventilato. Inoltre è bene fare in modo che non riceva i raggi diretti del sole, in quanto in natura è una pianta che vive ombreggiata dalle chiome dei grandi alberi della foresta tropicale. È consigliabile posizionarla davanti a una finestra esposta a est o sud-est e protetta da una tenda non troppo pesante che filtri i raggi solari.
4/6 – Riempite il contenitore di argilla espansa
Le temperature ottimali per queste specie sono 18-25°C. Quando fa molto caldo, queste specie hanno bisogno di una buona umidità, che non sempre nelle proprie case è disponibile. Per ovviare a questo inconveniente, riempite un contenitore non molto alto o una vaschetta d’acqua; poggiate all’interno alcuni vasi di coccio messi al contrario e sulla loro sommità mettete i vasi contenenti le orchidee. In alternativa riempite il contenitore di argilla espansa e su di essa posizionate le piante nei loro vasi. Un’altra alternativa al sottovaso è quella di nebulizzare acqua sulle foglie con uno spruzzino. Tuttavia questa pratica è più rischiosa e adatta ai coltivatori più esperti, poiché eventuali ristagni idrici tra le ascelle fogliari possono provocare un letale marciume del colletto.
5/6 – Utilizzate del concime liquido
Per annaffiarla collocate l’orchidea in un vaso più grande di quello che la ospita o di un secchio d’acqua, facendo attenzione a non far andare l’acqua tra le ascelle fogliari. Tenete in ammollo il vaso giusto qualche minuto, il tempo che le radici muteranno il loro colore argenteo in un verde brillante. Durante il periodo in cui la pianta è fiorita, somministratele del concime specifico per orchidee molto diluito, preparandola ad affrontare la nascita e crescita di nuove foglie e radici. Buon lavoro.
6/6 Consigli
- Tenete in ammollo il vaso giusto qualche minuto, il tempo che le radici muteranno il loro colore argenteo in un verde brillante.