Le clementine derivano da un incrocio tra il mandarino e l’arancio amaro. La loro pianta appartiene al genere Citrus, della famiglia delle Rutacee. Si tratta di una pianta da frutto sempreverde e molto robusta.
La clementina, che possiede una buccia molto sottile e liscia, si presenta di colore arancione ed è di medie dimensioni; i suoi spicchi sono particolarmente privi di semi. I fiori si presentano bianchi, piccoli e dal particolare profumo. In questa guida ci occuperemo di illustrare, attraverso vari sistemi, come è possibile coltivare questo albero da frutto.
Dove piantarlo
Per iniziare, bisogna sapere che l’albero di clementine necessita di temperature comprese tra i 22 e i 30 gradi per poter crescere e svilupparsi nel migliore dei modi. Infatti la pianta inizia la sua fase vegetativa in primavera e va incontro a uno “stand-by” durante l’inverno.
Molto importante è scegliere una zona poco ventosa per la coltivazione dei frutti, difatti queste piante sono molto sensibili all’azione del vento, che rischia di farne cadere foglie e frutti, in particolare eventuali brezze marine li danneggerebbero per azione della salinità. Se proprio non si ha alternativa, è possibile costruire delle barriere frangivento per ovviare al problema.
Le caratteristiche del terreno
È molto importante, per lo sviluppo di queste piante, trovare delle zolle di terra completamente soleggiate, un terreno ben drenato e poco compatto (preferibilmente con un pH neutro), ricco di sostanze organiche e ben areato. Un altro buon consiglio è quello di lasciare 5-6 metri ogni 6 piante.
Quando potare l’albero di clementine
La potatura può essere tranquillamente essere effettuata subito dopo la raccolta: si dovranno eliminare tutti i rami secchi, diradando e sfoltendo all’interno della pianta, prestando particolare attenzione a non esagerare. La potatura è molto importante perché le piante di clementine hanno un’abbondante vegetazione e bisogna facilitare il miglior passaggio dei raggi solari.
Riguardo alla concimazione bisogna prediligere il fosforo o il potassio e la si deve operare esclusivamente durante il periodo invernale. È inoltre possibile utilizzare l’azoto, ma solo durante la ripresa vegetativa (quando la pianta fa foglie).
Come aver cura dell’albero di clementine
Durante l’estate, soprattutto nel caso in cui si abbia una stagione molto torrida, bisogna procedere con abbondante irrigazione e badando particolarmente a non bagnare le foglie. Infine, si potrà gustare tutto il proprio lavoro durante il periodo compreso tra ottobre e gennaio, identificando semplicemente la maturazione dal colore della buccia e grazie al tatto.
Riguardo agli eventuali parassiti, bisogna prestare particolare attenzione ai funghi della radice, che possono creare eventuali marciumi, e alla mosca della frutta (problema che è possibile eliminare con sostanze chimiche).