1/7 – Introduzione

Avete molto spazio nel giardino? Avete una casa in campagna? Coltivare un albero di ippocastano è una scelta più che azzeccata. Prima di tutto ricordiamo che è originario dell’Europa orientale, nel nostro paese si trovano nelle regioni all’interno fino a 1000 metri di altezza in particolare sulle colline. L’albero di ippocastano è scelto perché nella sua grandezza cresce con un aspetto esteriore non da tutti. La sua crescita è abbastanza veloce e può addirittura raggiungere i 30-40 metri di altezza con radici abbastanza grosse ed una chioma da far invidia agli altri alberi, inoltre è un albero duraturo. Andiamo a vedere come coltivare un albero di ippocastano!

2/7 Occorrente

  • Semi
  • Spazio (giardino, parco)

3/7 – Composizione

Come abbiamo detto l’ippocastano è un albero molto grande e nella sua grandezza è anche completo, infatti su di esso crescono foglie, fiori e frutti. Le foglie sono di colore verde scuro che gli dà una particolare serietà, in autunno però diventano di un giallo dorato molto bello a vedersi. Ogni foglia presenta anche dei piccoli fiorellini di colore bianco e rosa che a contrasto con il verde scuro delle foglie lo rende veramente bello a vedersi. Infine abbiamo il frutto, la castagna che è un seme racchiuso dentro un rivestimento spinoso. In più sulla sua composizione possiamo ricordare che la corteccia è di colore bruno tendente al giallo e le sue radici si ramificano spesso a forma di cuore.

4/7 – Coltivazione ed esposizione

Prima di tutto bisogna sapere che l’ippocastano ha bisogno di un terreno fertile e ben drenato però accetta benissimo anche quelli calcarei. Per quanto riguarda la coltivazione l’ippocastano è un albero abbastanza indipendente, nel senso che richiede poche azioni e non è assolutamente una perdita di tempo, fiorisce di anno in anno ed i semi piantati in autunno germoglieranno in primavera grazie anche all’umidità. Anche per quanto riguarda l’esposizione non ha particolari richieste infatti preferisce posti soleggiati ma vanno bene anche leggere ombre, l’unica accorgimento è che in età giovane dovrà essere al caldo, dopodiché in età adulta sopporterà benissimo anche il freddo.

5/7 – Concimazione ed annaffiatura

La concimazione è molto semplice, c’è quella iniziale antecedente alla preparazione del terreno per i semi dell’ippocastano, dopodiché, dopo 2 o 3 anni dalla sua concimazione iniziale sarà necessario solamente un’altra passata di concime. Per quanto riguarda invece l’annaffiatura sarà necessario un intervento ogni mese con la capienza di 2 secchi d’acqua però non sempre, perché ad esempio nel periodo invernale con le piogge, la stessa pioggia contribuirà ad annaffiare il nostro ippocastano, inoltre in giovane età ai semi basterà soltanto l’acqua delle piogge.

6/7 – Parassiti e utilizzo

L’unico nemico dell’ippocastano sono le cocciniglie che in primavera formano delle colonie e causano l’essiccazione delle foglie, per evitarlo ci sono dei prodotti appositi facilmente reperibili. Il suo utilizzo è disparato, ma principalmente l’ippocastano è un albero ornamentale. Data la sua bellezza estetica infatti questo albero viene piantato in giardini e parchi che con la sua chioma folta fornisce ombra e con le sue fioriture presentano il parco agli occhi delle persone più magico. L’ippocastano è veramente un ottimo albero.

7/7 Consigli

  • Annaffiatura necessaria solo nei periodi caldi, in assenza di piogge