1/6 – Introduzione
La crassula falcata è una pianta conosciuta in tutto il mondo, appartenente al genere delle succulenti ed originaria delle zone aride del’Africa meridionale. Il nome deriva dal latino “crassus” che significa grasso: infatti, sia i fusti che le foglie, hanno una costituzione carnosa, utile per accumulare acqua. Le foglie hanno la particolarità di avere una forma che ricorda quella di una falce e sono ricoperte da una sostanza cerosa, oppure da una lieve peluria. I fiori hanno la forma di una stella e la loro grandezza varia da specie a specie. Coltivare questo tipo di pianta non è particolarmente difficile e a tal proposito, nella seguente guida, illustrerò come coltivare una crassula falcata nella maniera corretta. Vediamo quindi come procedere.
2/6 Occorrente
- acqua
- terreno
- concime
- vaso in terracotta
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Come prima cosa, la crassula falcata ha bisogno di molta luce in tutte le stagioni, quindi va posizionata preferibilmente a sud, ossia dove i raggi del sole arrivano senza però colpirla direttamente. Come tutte le succulente, non necessita di forti quantitativi di acqua anche se in estate va innaffiata regolarmente. In ogni caso, è bene assicurarsi che la superficie del terriccio sia completamente secca prima di bagnarla nuovamente. In inverno, si deve innaffiare molto raramente, perché trattenendo i liquidi non necessita di grossi quantitativi di acqua, specialmente se il clima è freddo.
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Successivamente, rispetto alle altre specie, la crassula falcata è un po’ più delicata e quindi se le temperature scendono al di sotto dei 9/10 gradi, essa deve rimanere completamente asciutta. Evitare assolutamente i ristagni di acqua nel sottovaso che farà marcire le radici portandola alla morte. Il terreno in cui va coltivata, deve essere dotato di una buona capacità drenante, quindi, è bene aggiungere della sabbia che permetterà all’acqua in eccesso di scorrere più agevolmente. Dopo il periodo freddo, è consigliabile arricchire il terreno con un concime ricco di potassio e fosforo, ma povero di azoto.
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Periodicamente, inoltre, la pianta va rinvasata e il periodo migliore è la primavera. Si consiglia di scegliere vasi in terracotta e di evitare quelli in plastica, che non permettono alla terra di respirare come dovrebbe. I vasi devono essere più larghi che profondi visto che, le radici di questo particolare tipo di pianta si sviluppano più in larghezza che in profondità. Per ottenere delle nuove piantine, si possono utilizzare dei polloni, ovvero le piccole piantine che si vedono alla base della pianta madre.