1/4 – Introduzione
Se abbiamo un orto, può capitare che alcune foglie degli ortaggi presentino delle macchie bianche diffuse. Evidentemente la pianta è stata colpita dalla peronospora, una grave malattia funginea che volendo si può curare. In questa guida a tale proposito, illustriamo quali sono i migliori rimedi per combattere la peronospora.
2/4 – Identificare subito le piante attaccate
La peronospora è una malattia da fungo veramente letale per le piante, soprattutto per quelle da frutto ed alcuni ortaggi. Di solito attacca immediatamente le foglie, ed è visibile per le macchioline bianche molto ben identificabili soprattutto sulla vite dell’uva, anche se bisogna prestare attenzione ad altre coltivazioni, poiché il fungo si espande ad esempio su ortaggi come carciofi, zucchine, bietole, cetrioli e pomodori.
3/4 – Utilizzare foglie macerate di ortica
Per combattere la peronospora in modo naturale, è consigliabile innanzitutto eliminare le piante malate, oppure solo le foglie già secche per salvare l’ortaggio, come ad esempio nel caso dei pomodori. Su questi ultimi, per evitare la formazione di nuove spore fungine, bisogna inoltre proteggerli dalla pioggia, coprendoli con un telo abbastanza spesso e trasparente. Dopo questa breve premessa, veniamo ai rimedi naturali per combattere la peronospora. Il primo metodo consiste nell’utilizzare delle foglie macerate d’ortica preparate (circa 200 grammi) con l’aggiunta di 10 litri d’acqua. Il composto va poi usato per irrigare il terriccio, tralasciando le piante per evitare che le foglie bagnandosi, favoriscano la ricrescita delle spore fungine. Se questo rimedio non è sufficiente ad eliminarle del tutto, è comunque utile per prevenire futuri invasioni di peronospora. In questo caso, possiamo usare degli anticrittogamici, come ad esempio il verderame, specie se si tratta di una vite, oppure il bordolese che ha dato degli ottimi risultati su molte specie di piante ed ortaggi.
4/4 – Utilizzare solfato di rame misto con calce
Il secondo rimedio naturale, è un composto a base di solfato di rame misto con calce che possiamo trovare già pronto in un centro agricolo, oppure in polvere da sciogliere in acqua per poi spruzzarlo sulle foglie, eliminando possibilmente quelle infette o ridotte a brandelli. Eseguendo questa tecnica per un periodo abbastanza lungo, con intervalli tra l’uno e l’altro di almeno 15 giorni, le spore fungine spariscono definitivamente, consentendoci di continuare le nostre cure abituali, in attesa di un raccolto abbondante.