1/5 – Introduzione
Se avete deciso di coltivare delle piante, dovete mettere in preventivo che sono soggette all’attacco di svariati tipi di parassiti e che spesso le danneggiano irrimediabilmente. L’antracnosi è infatti, una malattia causata da svariati funghi e se si presenta bisogna trovare la soluzione adeguata. A tale proposito ecco un guida con alcuni consigli su come combattere l’antracnosi.
2/5 Occorrente
- Forbici
- Fungicida
- Disinfettanti
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Questa malattia fungina si manifesta con macchie marroni, gialle o rossastre sulle foglie. Sui frutti come pomodori, mele, fagioli le macchie invece sono scure e affossate. Sui rametti più giovani le foglioline avvizziscono e muoiono. Con l’umidità le macchie si ricoprono di una massa rosea carica di spore attive; nelle macchie scure con punti neri le spore sono dormienti. Non appena appare visibile su una pianta o foglia, la migliore cosa da fare sarà è di tagliare subito le parti già danneggiate e disinfettare le forbici tra un intervento e l’altro, per evitare di infettare ulteriormente la pianta. Se poi quest’ultima appartiene a quelle dell’orto sarà meglio eliminarla completamente per evitare il contagio di tutto il resto della coltivazione.
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Se invece si tratta di un albero da frutto, dovrete potare i rami infetti sia in autunno che in inverno e poi trattarlo con uno specifico fungicida a base di rame o di zolfo. Visto che i funghi superano l’inverno sulla pianta o sui rami caduti a terra (in alcuni casi anche nei semi) dovrete cercare di bruciare i residui delle foglie e delle piante che avrete eliminato in precedenza. Le piantine di fagiolo nate da semi infetti muoiono subito dopo la germinazione. Le cure da seguire di solito sono chimiche o a base di rame. I prodotti al rame sono abbastanza efficaci contro l’antracnosi, ma totalmente inutili se le piante colpite sono l’olmo o l’acero di monte. Per evitare l’uso di forti agenti chimici, la migliore soluzione a questa insidiosa e invalidante malattia fungina è la prevenzione. Se abitate in una zona con clima umido o avete coltivazioni in serra, sappiate che le vostre piante sono altamente a rischio di contagio.
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Un’appropriata rotazione delle varie colture vi aiuterà poi a superare il problema, per cui il consiglio è di non ripiantare nello stesso posto piante della stessa specie per almeno tre anni. Infine il suggerimento ulteriore riguarda l’uso di un buon disinfettante per i vostri attrezzi, perché questi potrebbero facilitare la formazione di funghi, se non opportunamente sterilizzati. Alcool o altri liquidi specifici, servono dunque per ottimizzare il risultato.