1/7 – Introduzione

La tecnica del bonsai è nata in Cina e si è sviluppata successivamente in Giappone. Qui, nel corso dei secoli, è divenuta una vera e propria arte. Sono tra le piante più delicate e bisognose di cure in assoluto ed incarnano la filosofia Zen. Il Bonsai è usato dai giapponesi per decorare il Tokonoma. Si tratta di un piccolo altare posto nelle case giapponesi. Davanti a questo, si medita e si contempla la bellezza della natura. Prendere un bonsai, vuol dire assumersi l’impegno di dedicare all’alberello tempo e pazienza. Data la piccola dimensione del vaso, perfetto per limitare la crescita della pianta, è necessario concimare il terriccio nella maniera corretta per fornire un apporto nutritivo addizionale. Vediamo insieme, nei prossimi passi, come procedere nel dettaglio.

2/7 Occorrente

  • bonsai
  • concime
  • acqua
  • attrezzi da giardinaggio
  • innaffiatoio

3/7

Occuparsi di questi piccoli alberi esteticamente spettacolari, non è un’impresa complessa. Bastano dei piccoli accorgimenti per mantenerli sempre in saluti, verdi e rigogliosi. Il segreto per concimare correttamente un bonsai, è fornirgli piccole quantità di fertilizzante a brevi intervalli durante il periodo vegetativo. In genere lo si fa dall’inizio della primavera fino al principio dell’autunno. Le piante decidue dovrebbero essere concimate solo quando hanno le foglie. Le conifere, invece, necessitano di un periodo di nutrimento più lungo che arriva fino ai primi mesi invernali.

4/7

Per il bonsai è possibile utilizzare qualsiasi tipo di concime, a patto che la quantità sia ridotta della metà fino ad un quarto di quello specificato dal produttore. Esistono in commercio prodotti specifici, pensati apposta per le caratteristiche particolari di queste piante. Una regola fondamentale valida per tutte le varietà di alberi, è quella di impiegare un concime con un più alto contenuto di azoto durante la prima parte del periodo vegetativo. Per l’ultima, invece, si deve optare per un concime con una bassa concentrazione di azoto, ma ricco di potassa o carbonato di potassio. Questo serve per migliorarne la resistenza al freddo.

5/7

Si può scegliere tra differenti tipi di concime. Quelli a lenta cessione sono solidi e vanno mescolati al terriccio. Hanno la particolarità di evitare di dover intervenire con altre fertilizzazioni per 40 giorni. Quelli a rapida azione, invece, possono essere utilizzati per integrare la concimazione normale. Vi sono, poi, i granulari che vanno sparsi sul terriccio e si sciolgono gradualmente ad ogni innaffiatura. I liquidi sono da usare diluiti in acqua e non devono essere mai concentrati. Permettono un più veloce assorbimento, ma necessitano di una somministrazione più ravvicinata. I concimi organici, infine, hanno la capacità di cedere lentamente gli elementi nutritivi.

6/7 Guarda il video

7/7 Consigli

  • impiegare un concime con un più alto contenuto di azoto durante la prima parte del periodo vegetativo

Alcuni link che potrebbero esserti utili