1/5 – Introduzione
Anche se può sembrare del tutto simile ad un caminetto a legna, il biocamino è l’unione tra innovazione e tradizione. Il biocamino presenta innumerevoli vantaggi: non ha bisogno di legna per alimentarsi ma brucia bioetanolo, un alcool altamente infiammabile e dall’alto potere calorifico che non rilascia sostanze nocive nell’aria. Il biocamino quindi non necessita di una canna fumaria, non necessita di essere ripulito dalla cenere, infatti il prodotto della combustione è vapore acqueo e anidride carbonica (in quantità pari a quella che produrebbero due persone adulte). Tale tecnologia sta quindi rimpiazzando i tradizionali caminetti a legna. Inoltre, altro punto di forza, è la non dispersione di calore. Nei caminetti tradizionali infatti oltre il 50% del calore generato dalla combustione viene disperso attraverso la canna fumaria. Tuttavia i biocamini non sono adatti a riscaldare un intero appartamento, possono però essere usati in aggiunta all’impianto di condizionamento per aumentare la temperatura in una particolare stanza, come il soggiorno o la cucina. Vediamo quindi come costruire un biocamino.
2/5 Occorrente
- Blocco di marmo
- Colla termoresistente
- Lastre di ceramica o vetro termoresistente
- Contenitore metallico
- Lana di roccia
- Bioetanolo
- Mensola di legno
3/5 – Realizzare la base
Anche se la gamma di prezzo dei biocamini è molto ampia ed è quindi accessibile praticamente a tutti, oggi vogliamo mostrarvi come costruire da voi il vostro biocamino. Il cuore centrale del biocamino è un contenitore in metallo contenente il liquido infiammabile. Per iniziare dovrete chiedere ad un marmista di crearvi un apposito contenitore in marmo o simili in cui adagiare il contenitore centrale in cui sarà versato il liquido. Usate quindi un ripiano in legno (se preferite una mensola) per realizzare la base del biocamino. Le dimensioni dipenderanno dalla grandezza del contenitore metallico. Tinteggiate la base del colore che più vi aggrada, anche se, essendo anche un complemento d’arredo ed essendo un oggetto molto moderno, i colori preferibili sono nero, grigio o bianco.
4/5 – Usare delle lastre di ceramica
Procedete incollando con della colla resistente al calore il blocco di marmo alla base. State attenti a centralo perfettamente. Inserite quindi all’interno di tale blocco il contenitore metallico. Potete trovare dei contenitori metallici su internet a poche decine di euro. All’interno del contenitore dovrete riporre della lana di roccia. Questa avrà il compito di impregnarsi di liquido e permettere alla fiamma di bruciare più a lungo. Come ultimo passo dovrete sistemare su di un lato del blocco di marmo una lastra di ceramica o di vetro resistente alle alte temperature. Questo farà in modo che il calore venga riflesso verso la parte anteriore del caminetto, quella dove saranno posizionate le persone. Attaccate tale lastra al blocco di marmo con la stessa colla usata prima. Se viceversa il vostro caminetto dovrà stare al centro della stanza, potreste anche pensare di evitare tale accorgimento o usare due lastre più piccole per entrambi i lati.
5/5 – Conoscere gli svantaggi
È bene essere a conoscenza anche degli svantaggi di questo tipo di camini. In primis il prezzo del bioetanolo (il combustibile utilizzato) è ancora alto 5/6€ al litro, anche se c’è da dire che con un litro si riesce a riscaldare una stanza di medie dimensioni all’incirca per una settimana. Inoltre cime detto, il risultato della combustione è vapore acqueo, il che tenderà ad innalzare il livello di umidità della stanza.