1/5 – Introduzione
Se avete intenzione di acquistare un kayak ed intendete poi trasportarlo agevolmente, vale la pena costruire un carrello scegliendo tra due tipologie diverse, ovvero una a trolley ed un’altra lineare, avente cioè la stessa sagoma dell’imbarcazione. A tale proposito, ecco una guida con le istruzioni su come costruire un carrello porta kayak.
2/5 Occorrente
- Due ruote per carrelli
- Aste di alluminio
- Raccordi per tubi ad 1 e 3 vie
- Cinghie con fibbia
- Seghetto per ferro
3/5 – Procurare due ruote
Se avete deciso di optare per il modello di carrello a trolley, è importante sapere che tra i due è il più facile da costruire, poiché necessita soltanto di due ruote e di una griglia per l’appoggio della parte retrostante del kayak. Una volta posizionato, l’imbarcazione va trainata dalla parte della prua con un semplice filo di spago. Per costruirlo è dunque necessario procurasi le due ruote (per entrambe le tipologie), dei tubolari di alluminio e dei raccordi. Gli utensili sono pochi; infatti, non è necessario usare ne viti e nemmeno del collante poiché il tutto va ad incastro. Un seghetto per il ferro, è invece indispensabile per tagliare man mano e su misura le aste di alluminio.
4/5 – Assemblare il trolley
Per assemblare la prima tipologia di carrello per il kayak a forma di trolley, basta dunque creare un rettangolo di alluminio incastrando tra loro i listelli, ed usando degli appositi raccordi a tre o quattro viti (ad incastro), e poi applicarlo sull’albero (sempre di alluminio) che sorregge le due ruote. A lavoro ultimato si inseriscono anche delle cinghie con fibbia, in modo da poter stringere l’imbarcazione una volta adagiata la poppa sul suddetto rettangolo di alluminio. A questo punto il carrello porta kayak, è ponto per trainare l’imbarcazione fino al mare o al fiume. Per quanto riguarda il carrello lineare ovvero quello avente la stessa sagoma del kayak, e a cui abbiamo accennato in fase introduttiva, oltre alle due ruote da posizionare sul lato posteriore, occorrono dei listelli di alluminio orizzontali e verticali, corrispondenti rispettivamente a larghezza e lunghezza dello scafo da trasportare. Premesso ciò, nel passo successivo vediamo come procedere per rendere anche questa struttura pratica e funzionale.
5/5 – Realizzare la sagoma del kayak
Realizzare la sagoma del kayak, è dunque l’operazione fondamentale per rendere il carrello adatto ad agganciarlo alla moto o all’auto. Per iniziare il lavoro bisogna assemblare le due ruote, non prima di aver posto sui due laterali altrettanti raccordi ad una via. Questo foro infatti serve per inserire poi in orizzontale due aste lunghe, che devono corrispondere alla medesima misura dell’imbarcazione. Fatto ciò, alle due estremità si usano altri due raccordi per interporre un’asta perpendicolare che viene praticamente a completare il lavoro, e consente di adagiare il kayak dritto senza necessariamente usare delle cinghie di bloccaggio, in quanto la chiglia dello scafo, va ad incastrarsi proprio tra le due aste verticali. A questo punto, non resta che agganciare il carrello all’auto o alla moto, e portare il kayak nell’acqua di mare o nel letto di un fiume.