1/6 – Introduzione

Al giorno d’oggi, siamo sommersi di musica rovinata da conversioni digitali misere e pessimi impianti da pochi spiccioli. Ci si può ribellare a questo mondo crudele, mettere mano alle nostre tasche prepararci un impianto hi-fi coi fiocchi. Con questa guida vi darò delle indicazioni su come costruire un impianto hi-fi per la casa.

2/6 Occorrente

  • Amplificatore valvolare in classe A
  • Amplificatore solid state in classe D
  • Equalizzatore 30 bande in terzi d’ottava
  • Lettore di CD
  • Mangianastri
  • Preamplificatore per giradischi
  • Giradischi di qualità
  • Casse acustiche a 3 vie
  • Sintonizzatore AM/FM di qualità

3/6 – Lettori di formati

In questa categoria rientrano tutte le cose che dobbiamo per forza comprare e sebbene alcune siano opzionali si può fare una cernita e preparare una scaletta di acquisti. Servirà un lettore di CD, di buona qualità, una radio AM/FM meglio se analogica ed un giradischi. La radio può eventualmente essere assemblata a partire da un kit di montaggio, seguendo le istruzioni che si trovano su internet. Si possono realizzare ottime radio analogiche con i kit disponibili online anche su vecchie riviste. Serve naturalmente un po’ di esperienza e passione nel settore. Nel caso in cui si decida di acquistarla già pronta, una buona radio dovrà assolutamente avere un sistema per memorizzare la nostre frequenze preferite in modo da poterle richiamare a piacimento. Per quanto riguarda il giradischi non vi accontentate di uno da pochi euro. Sceglietene uno a trazione a cinghia, con base pesante, bilanciata e non sospesa. Spendete un po’ più di soldi sul giradischi rispetto al lettore CD. Banalmente c’è poca differenza fra un CD da 30 euro e uno da 300 euro, quello che cambia non è tanto il suono quanto piuttosto la possibilità di programmarlo. Mentre per i giradischi la qualità cambia enormemente da un modello con poche funzioni ma di qualità, ed uno con tanti tasti ma che ha un suono scadente.

4/6 – Amplificatore

L’amplificatore per un ottimo hi-fi è l’elemento più importante. Scegliete uno stereo in classe A a valvole, con una potenza che deve essere compresa fra i 10w a canale fino ad un massimo di 70w. Sotto la qualità del suono cala per questioni di volume e si perdono i bassi, e sopra è semplicemente inutile, perché uno stereo per audiofili non deve spaccare le orecchie. Per i più avventurosi ci sono in vendita kit di montaggio con un costo di poche centinaia di euro. La qualità del suono delle valvole è infinitamente superiore rispetto a quella dei transistor. Se poi volete proprio spendere parecchio, potete anche optare per un amplificatore valvolare di tipo OTL, cioè a pilotaggio diretto degli altoparlanti. Se invece preferite un suono più lineare con un costo basso e grossa potenza, prendete un finale in classe D di alta fascia. Ricordate che un impianto con un giradischi ha bisogno di un preamplificatore per adattare la dinamica e la timbrica del giradischi all’ingresso dell’amplificatore.

5/6 – Casse

Hi-fi significa alta fedeltà, quindi scegliamo casse buone, di marca e almeno a due vie. A tre vie sarebbe meglio, con altoparlanti separati per alti, medi e bassi. Per le casse di buona qualità non c’è altro sistema che quello di provarle per capire se la timbrica che hanno è quella che vogliamo. Casse con troppi bassi o troppo squillanti potrebbero non essere adatti ai nostri bisogni. In ogni caso, se le casse scelte non vi piacessero del tutto, ricordate che potete acquistare un buon equalizzatore stereo magari a 30 bande in terzi di ottava, che garantiscono di poter regolare nel dettaglio il suono, adattandolo al meglio alla curva di Fletcher-Munson. Meglio evitare soluzioni con troppi satelliti, adatte per l’ascolto dei film ma con un rendimento discutibile per un buon ascolto stereofonico.
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6/6 Consigli

  • Ricordate che “Louder” e “Better” non vanno d’accordo, quindi meglio una media potenza ma ben sfruttata

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