1/6 – Introduzione
Il mondo dell’elettronica è un luogo dove l’inventiva ha sempre avuto un ruolo molto importante. Effettivamente con una buona predisposizione capacità e tanta pazienza, è possibile costruire in casa ed a costo (quasi) zero svariati oggetti su cui sperimentare e da cui imparare parecchie cose. Se siete attratti dall’elettronica ed amate sperimentare utilizzando e piegando alla vostra fantasia vecchi apparecchi elettronici, siete capitati nella guida più adatta a voi. Infatti, nei passi a seguire, vi illustrerò come costruire un microfono con uno spinotto mini-jack classico e qualche altro pezzo di poco valore. Se non siete molto ferrati in materia, vi basterà studiare le semplici basi dell’elettrotecnica e dell’elettronica per capire il meccanismo ed il gioco sarà fatto.
2/6 Occorrente
- Spinotto mini-jack mono 3.5 mm
- Cavo coassiale
- Capsula microfonica ad elettrete
- Saldatore
- Stagno
- Molletta o graffetta
- Nastro isolante
3/6 – Procurarsi i pezzi
Il progettino elementare che riportiamo si adatta all’impiego sui PC e funziona anche su alcuni telefoni cellulari, specie se piuttosto datati. Per realizzare un microfono che tutto sommato può darci grandi soddisfazioni si deve innanzitutto procurarsi una capsula a elettrete o elctret. Si tratta di un microfono che si basa sulle proprietà fisiche di un materiale intermedio fra il magnete ed il condensatore che si trova comunemente in tutti i negozi di elettronica e il cui funzionamento è estremamente semplice. L’elettrete è in pratica un condensatore polarizzato le cui facce contrapposte si muovono per effetto della spinta imposta dalla pressione sonora e la cui variazione di carica viene poi elaborata da un amplificatore per tornare ad essere suono.
4/6 – Assemblare il microfono
Una volta ottenuti i materiali sarà possibile iniziare il lavoro. La capsula ad elettrete deve essere saldata ad un cavetto coassiale lungo a sufficienza per consentirci di poterlo muovere in maniera comoda, e alla cui altra estremità dobbiamo saldare il mini jack. Se abbiamo uno spinotto mono, la calza del cavo si salda alla linguetta più grande, e il terminale centrale che è detto “hot” alla linguetta piccola. In caso di jack stereo, invece, si può tranquillamente ignorare la seconda linguetta che è detta “cold”, o in alternativa cortocircuitarla saldandola sulla calza. Le saldature, visti i materiali non ottimali per il progettino, dovranno essere fatte abbastanza rapidamente per non sciogliere l’isolante e non danneggiare la capsula.
5/6 – Realizzare il corpo
Trattandosi di un progettino semplice e di poche pretese, il corpo del microfono dovrà semplicemente essere adatto allo scopo. Se vogliamo usare questo microfonino rudimentale al PC, sarà per esempio possibile fissare la capsula ad una mollettina per panni o ad una graffetta aperta, per permetterci di agganciarla in una posizione che sia abbastanza vicino alla bocca. Possiamo anche fissarlo su una punto di una penna e ficcare l’altra estremità in una palla di stucco. Ricordiamoci che il microfono ad elettrete funziona sui PC perché sono predisposti ad alimentarlo, ma su un comune registratore potrebbe non funzionare, se il circuito interno non fornisce la polarizzazione necessaria al suo funzionamento.