1/6 – Introduzione
Da sempre il mare è la passione di tantissime persone: c’è chi ama nuotare, chi pescare o fare delle immersioni, ma tanti sono anche coloro che amano navigare e trascorrere il proprio tempo in barca. Tutti gli appassionati del genere sanno sicuramente che in commercio esistono numerose tipologie di barche, ognuna delle quali in gradi di rispondere alle differenti esigenze di chi la utilizza. Tuttavia, ci sono anche coloro che, dopo anni di navigazione tanta esperienza, decidono che è arrivato il momento di costruire una propria barca personalizzata: per quanto possa sembrare complesso, si tratta di un’operazione molto semplice, anche se ovviamente richiede delle conoscenze specifiche su quelle che sono le componenti della barca e della loro funzionalità; inoltre, è necessario essere molto precisi e attenti in tutte le fasi della procedura. Con i passaggi che seguono andremo a vedere proprio come costruire una barca di piccole dimensioni, che risulti funzionale ed esteticamente piacevole.
2/6 Occorrente
- Legno
- Ampio spazio
3/6 – Progettare la barca
La scelta della barca, è risaputo, è qualcosa di per sé molto impegnativo e lo diventa ancor di più se si è orientati verso l’idea di costruirla con le proprie mani. Le capacità e l’esperienza richieste per la costruzione di una barca non sono poi così straordinarie come invece si crede. Con un po’ di buona volontà, tempo libero e dedizione, tutti possono riuscire a portare al termine la costruzione senza enormi problemi. L’elemento importante, che però per alcune persone può risultare proibitivo, è quello di disporre di una certa quantità di spazio, possibilmente all’aperto. Una volta presa quindi la decisione, non resta che procurarsi il materiale richiesto e avere in mente un progetto ben definito.
4/6 – Costruire lo scafo
Nella gran parte dei casi, una barca di dimensioni non superiori agli 8 metri come quella che vogliamo costruire richiede il legno come materiale principale. Il ferro e l’alluminio, infatti, difficilmente si prestano alle imbarcazioni di piccole dimensioni, in quanto richiedono l’applicazione di tecniche di lavorazione molto sofisticate, che probabilmente un dilettante non possiede. Uno degli aspetti sicuramente meno piacevoli dell’auto-costruzione è l’esigenza di impiegare molto tempo ed energie alla lavorazione accurata dello scafo, perché possa essere così pronto a ricevere la vernice. Il materiale che viene utilizzato solitamente è il compensato marino, in quanto è uno tra i più semplici da lavorare: si taglia molto facilmente e soprattutto non richiede enormi conoscenze del settore.
5/6 – Concludere la costruzione
Se non disponete già di un piano di costruzione per la vostra barca, potete agevolmente trovarne uno tra i cosiddetti “stock plans”, che i progettisti vendono su internet o sui cataloghi. Molti sono infatti i cataloghi americani reperibili in rete, in quanto proprio negli Stati Uniti è più frequente oltre che tradizionale l’idea di costruire da soli la propria barca. Negli ultimi anni poi sono nate tantissime riviste per appassionati, soprattutto in Inghilterra e in Francia, che insegnano e danno vari consigli utili su come costruire una barca. Tra queste spiccano riviste del calibro di “Classic Boat”, “Loisirs nautiques” e “De grand vagabondage ocèaniquè”. Inoltre, sfogliando queste riviste, potrete anche trovare elencati i nomi dei più famosi progettisti e ordinare qualsiasi catalogo che rispecchi le esigenze e i vostri desideri.
6/6 Consigli
- Munirsi di tanta dedizione e volontà