1/5 – Introduzione

La saldatura a stagno è un tipo di saldatura molto semplice, conisiste nell’unire due pezzi di metallo per mezzo di un terzo. Questo viene posto tra i due pezzi da unire e sciolto per mezzo della saldatura, e una volta solidificato compie il suo lavoro di tenere uniti i due pezzi.
È un tipo di saldatura adatta per leghe come rame, stagno, metalli zincati, ottone, alluminio e piombo, mentre non è adatto per il ferro e l’acciaio che richiedono altri metodi di saldatura.
È possibile notare come oggi sia sempre più diffuso il mondo del fai da te, che vede impegnate milioni di persone ogni giorno nella realizzazione di particolari oggetti. Le persone sono diventate così tanto abili da realizzare autonomamente addirittura gli strumenti da lavoro per svolgere varie mansioni, come, ad esempio, una saldatrice a stagno. È uno strumento molto utile, indispensabile per riparare qualsiasi cosa: portalampada, giocattoli per bambini, fili elettrici e tanto altro, usufruendo di pochi materiali. Vediamo, quindi, passo passo come costruire una saldatrice con il massimo risparmio sulla spesa.

2/5 Occorrente

  • ferro da stiro
  • vecchio scaldabagno
  • resistenza elettrica
  • cavo della corrente
  • cacciavite
  • nastro isolante

3/5 – Materiali per la saldatrice

Una saldatrice a stagno è un’attrezzo formato da un’impugnatura isolante e una punta in lega di rame, che una volta riscaldata dalla resistenza genera il calore sufficiente per sciogliere il metallo.
Tenuto conto di questi fattori procuriamoci i materiali utili per la realizzazione. Intanto dobbiamo capire che un tipico saldatore a stagno ha una forma simile ad una matita, che ne consente un uso più agevole ed accurato, solitamente in plastica dura o materiale altamente isolante che eviterà in ogni caso di farci prendere la scossa o qualche bruciatura.
Per realizzare una saldatrice a stagno non occorrono molti materiali, anzi molti potreste già averli in casa. Se avete un vecchio ferro da stiro o uno scaldabagno elettrico che non utilizzate più, prima di smaltirli, potete scomporli così da recuperare alcuni elementi indispensabili per costruire la vostra saldatrice. Tra i pezzi che sicuramente potrete recuperare e riutilizzare vi è la resistenza, che ha una forma piatta ed è di piccole dimensioni. Fate attenzione che sia perfettamente integra e non incrostata di calcare, altrimenti non sarà efficace nel suo compito e sarete costretti ad acquistarne una nuova. Se vi è un po’ di calcare, pulitela accuratamente.

4/5 – Collegamento elettrico della saldatrice

Una volta che la resistenza sarà pulita, in prossimità della punta arrotondata, saldate, con un cannello a gas, un’asta di forma rettangolare a due vie. A questo punto, dalla parte opposta, dotata di incastri a baionetta, create il collegamento elettrico; utilizzate gli incastri per inserire il filo elettrico completo. Il tutto sarà completo quando vi collegherete una spina da inserire nella presa di corrente. Adesso potete mettere da parte il saldatore a stagno e procedere con la realizzazione della custodia adeguata per spostarlo e portarlo sempre con voi. Per conto della custodia, potete realizzare quella che più preferite e più conforme alle vostre esigenze. Fate attenzione però a scegliere sempre dei materiali isolanti, così che potrete prevenire ogni forma di ustione.

5/5 – Custodia per la saldatrice

Se volete realizzare una custodia in legno, basta racchiudere la resistenza in un piccolo contenitore di qualche misura più grande e, per rendere più agevole l’uso della saldatrice a stagno, potete applicare un manico di qualsiasi materiale. Lo stesso vale per una custodia di plastica, che potete trovare in casa e plasmarla a caldo, così da ricoprire completamente la resistenza. Infine, se volte realizzare una custodia, potete farlo utilizzando del panno di tela; riempitelo di vetroresina per ricavarne un calco e fissateci un manico per il trasporto.

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