1/6 – Introduzione
Le fonti di energia alternativa, al giorno d’oggi, oltre che una moda, fortunatamente cominciano a diventare quella che sembra una vera e propria necessità. La crisi economica, la crisi ambientale e la stessa crisi energetica sono fenomeni che inducono sempre più persone alla ricerca di fonti di energia meno dispendiose e possibilmente più naturali.
Oggi capiremo come costruire artigianalmente una turbina idroelettrica, cioè funzionante ad acqua, per poter produrre energia utile ad una ridotta gamma di apparecchiature elettriche come una piccola lampada da esterni, una radio portatile o una pompa di irrigazione da giardino.
Utilizzando attrezzatura da riciclo, saremo in grado di assemblare una turbina che ci permetterà di generare energia in maniera del tutto naturale.
2/6 Occorrente
- Vecchia bicicletta
- Nove eliche di vecchi ventilatori
- Saldatore
- Cacciavite e viti
- Alternatore riciclato da una vecchia auto
- Guanti da lavoro
- Seghetto
3/6 – Oggetti utili
Per realizzare il generatore idroelettrico avremo bisogno di vari oggetti che potremo schematizzare così:
Per realizzare la struttura portante: assi di legno, filo di ferro, viti, cacciavite, nastro adesivo, nastro isolante.
Per realizzare il corpo della turbina: una vecchia bicicletta da poter modificare, l’alternatore di un’auto da reperire in un autodemolizioni, assicurandoci che seppure il pezzo provenga da una vettura demolita, risulti funzionante; le eliche di plastica di un vecchio ventilatore.
Per l’assemblaggio dei vari componenti: saldatore, guanti da lavoro, seghetto, cavi elettrici adatti ai 12V.
4/6 – Assemblaggio della turbina
Una volta reperito tutto il materiale necessario, possiamo procedere ad assembrare la nostra turbina. Prendiamo la vecchia bicicletta e smontiamo la ruota anteriore sganciando la catena ed eliminando i pedali. Per tenere stabile la struttura potremo approntare una sorta di impalcatura utilizzando apposite assi di legno utili a tenere fermo il telaio della bici.
A questo punto dovremo montare l’alternatore dell’auto al posto dei pedali, in modo da poter avvolgere la catena della bicicletta alla puleggia dell’alternatore centrandolo perfettamente mediante l’ausilio di uno dei rocchetti del cambio della bicicletta. Oppure saldandolo direttamente in posizione, controllando l’esatta distanza ed il verso della dentatura.
Fissata la catena al rocchetto, mediante il movimento della ruota posteriore, l’alternatore dovrà poter girare. Il moto di rotazione della ruota posteriore deve essere generato da un flusso costante d’acqua per cui potremo ben sfruttare la nostra ideazione in prossimità di un fiume, un ruscello o una qualsiasi fonte d’acqua, possibilmente naturale o riciclabile.
Per poter fare in modo che la ruota riesca a muoversi dovremo modificarla con l’applicazione di almeno nove eliche, quelle di un vecchio ventilatore faranno al caso nostro. Dovremo occuparci di fissarle adeguatamente sul cerchio della ruota posteriore alla quale avremo rimosso lo pneumatico.
Per fissare le eliche potremo utilizzare delle viti o una più efficace saldatura. Per fare in modo che la posizione delle eliche immagazzini in maniera efficace l’acqua corrente e quindi permetta alla ruota di azionare l’alternatore, assicuriamoci di variare l’inclinazione delle eliche partendo dalla prima che monteremo di piatto, per poi procedere con la seconda, inclinandola di una decina di gradi verso l’esterno, poi la terza e così via.
5/6 – Funzionamento della turbina
La struttura della nostra turbina idroelettrica è dunque pronta. Per testarla non ci resta che collegare dei cavi all’alternatore e questi ultimi all’oggetto che intendiamo alimentare.
Sistemiamo quindi la ruota posteriore sotto un flusso d’acqua continuo in modo che colpisce la prima elica facendola girare quanto basta per colpire la seconda e così via, fino a completare il giro.
La turbina idroelettrica sarà in grado di generare un’intensità di corrente di circa 12 Volt grazie all’alternatore reimpiegato e di conseguenza potrà garantirci il funzionamento del mulinello per irrigare il nostro giardino, della piccola lampada da esterni o della nostra radiolina portatile.
Costruire una turbina idroelettrica artigianale non è poi così complesso. Con un po’ di ingegno, alcune ricerche e i consigli di questa guida sarà piuttosto semplice e veloce assemblarne una.
Sarà compito della creatività di ognuno di noi rendere la nostra turbina un oggetto esteticamente accettabile, dilettandoci nel decorarla o ridipingerla, con abbondanti passate di antiruggine che ne limiteranno l’usura.
C’è da dire che se siete bravi nei lavori manuali col legno, l’alternativa all’utilizzo di una vecchia bici è costruire una struttura in legno che sostenga l’alternatore e permetta il collegamento della puleggia ad una qualsiasi ruota, che sia la nostra ruota di bicicletta con le eliche di un ventilatore o una costruita in legno con pale di risulta o alette costruite in legno a seconda dell’abilità dell’ideatore.