1/6 – Introduzione
L’arte della terracotta è molto antica, ed essa ha permesso all’uomo, nel corso della storia, di produrre degli elementi davvero molto interessanti. A tutt’oggi la terracotta la fa da padrona fra i materiali prediletti per chi si dedica alle arti plastiche, e molti creativi ne colgono l’essenza ammodernandone le forme e traducendole in un’ottica raffinatissima le possibilità. Lo scopo di questa guida è proprio quello attraverso dei semplicissimi e chiarissimi passaggi, di mostrare in maniera molto coincisa come poter realizzare un vaso di terra cotta casalingo, ed in particolare di fornire le conoscenze di base per un percorso futuro. Infatti lo realizzeremo in casa nostra con le nostre mani, attraverso tecniche fai da te. Riusciremo ad ottenere dei risultati davvero sorprendenti e inaspettati, soprattutto per chi non ha mai fatto qualcosa del genere, ovvero creare suppellettili con la terracotta.
2/6 Occorrente
- Panetto di argilla
- Bacinella d’acqua
- Coltelli da cucina
- Forno ad alta temperatura
3/6 – Procurarsi l’argilla
In alcuni rari casi possiamo utilizzare direttamente la terra raccolta all’aperto, se molto argillosa, ma dovremmo purificarla e filtrarla per eliminare tutti i residui organici che metterebbero a repentaglio l’integrità strutturale del nostro oggetto. Questa operazione prevede circa un anno di decantazione all’aperto del materiale scavato per far filtrare in basso la parte argillosa. È molto più consigliato recarsi presso un negozio di attrezzature per artisti e compare un bel blocco di argilla per modellare. I panetti di materiale più raffinato vengono circa 2 euro al kg, ma in questo caso siamo sicure che il risultato atteso sia ottimo, perché si tratta di argilla finissima da forno, garantita dalla cava.
4/6 – Creare il vaso
Con l’argilla possiamo creare forme davvero infinite, ma per fare un semplice vaso conviene per prima cosa inumidirla e tagliarne un pezzo quadrato di una decina di centimetri per lato ed alto almeno tre o quattro. Le misure sono indicative e servono solo per un esempio che sia facile e di probabile riuscita perfetta. Iniziate a schiacciare con le dita il centro e a scalzare la materia inumidendola quando serve. Cercate di riportare progressivamente il quadrato ad una figura più stondata, mantenendo i lati spessi più o meno sette millimetri, ossia larghi quanto un’unghia del mignolo o poco più per permettere alle pareti di essere autoportanti. Ricordate che il fondo deve essere leggermente più spesso e che deve avere un foro al centro che si fa con un dito o con una matita. Quando le pareti iniziano a non voler stare più dritte possiamo considerare di aver raggiunto il limite e dobbiamo risvoltar l’imboccatura per dare un minimo di tenuta in più.
5/6 – Cuocere il vaso
Lasciate riposare in un ambiente fresco e ventilato il vaso perché perda un po’ di umidità, magari correggendo di tanto in tanto la forma se ci dovessero essere cedimenti prima di passarlo al forno.
L’essiccatura dell’argilla deve avvenire lentamente, per evitare la formazione di crepe che si estenderebbero a tutto il vaso. Dovrete attendere da pochi giorni a un mese in base alla grandezza del manufatto. Quando il pezzo sarà completamente asciutto, procederete con la cottura in appositi forni al altissime temperature.
Lasciate freddare il vaso nel forno, servono alcuni giorni di riposo per verificare che eventuali crepe legate alla bassa temperatura di cottura si manifestino visibilmente. Se non sono troppo gravi potrete correggerle con un infiltrante per edilizia perché non peggiorino.
6/6 Consigli
- Cerca all’inizio di costuire forme semplici per imparare i limiti del materiale.