1/5 – Introduzione

Non è possibile immaginare una casa senza piante; esse aggiungono quel tocco di verde che è essenziale per rendere ogni ambiente più piacevole. A volte però si hanno dei problemi per collocarle, specialmente se ingombranti. Queste ultime occupano troppo spazio e si è costretti a “soppalcarle” su mensole e scaffali e si hanno disagi per l’annaffiamento e la pulizia. Leggendo questo tutorial si possono avere delle informazioni su come crescere una pianta idrocultura; in questo modo si può utilizzare un nuovo metodo per avere il verde fra le mura domestiche.

2/5 Occorrente

  • Piante da appartamento
  • Acqua
  • Contenitori

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L’idrocultura si ha quando le piante si nutrono grazie all’acqua, ad alcuni sali minerali, all’aria e alla luce. Se si utilizza questo sistema le piante non restano mai prive di aria ed arricchendo l’acqua con fertilizzante, resine e concimi si può evitare la proliferazione di funghi, parassiti e marciumi vari. All’inizio bisogna prendere un pezzetto di pianta da un “arbusto” adulto, ma senza radici (talea); successivamente si deve tagliare e farlo radicare. È consigliabile scegliere un filodendro o una pianta da appartamento. Le più comuni sono: il filodendro, la begonia, l’asplenium o la dracena. La nuova piantina mette le radici in base alla sua natura; bisogna cioè aspettare da qualche giorno fino a una o due settimane.

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Quando la piantina ha messo le radici è il momento di preparare contenitore e substrato. In commercio si possono trovare dei contenitori ad hoc, ma giocando un po’ con la fantasia basta reperire due contenitori concentrici. Quello esterno può essere un qualsiasi recipiente in grado di mantenere acqua (una brocca, una zuppiera, una coppa in vetro colorato), invece quello interno, cioè il vaso che deve contenere il substrato e le radici della pianta, deve essere perforato per permettere il passaggio sia dell’acqua che dell’aria.

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Nel vivaio di fiducia bisogna comprare dell’argilla espansa; essa deve essere lavata prima di posizionarla nel contenitore interno. È opportuno metterne solo uno strato sottile; poi, si deve estrarre la piantina dal vaso e bisogna collocarla nel contenitore interno. È consigliabile poggiare le radici sull’argilla; poi, sostenendola con delicatezza si deve ricoprire fino ad arrivare al completo riempimento del vaso. La nuova “creatura” deve essere nutrita con costanza utilizzando un concime apposito; in commercio ne esistono tantissimi. Occorre prestare attenzione alle dosi in quanto questo tipo di piante, essendo perennemente immerse in acqua, ha equilibri molto delicati.