1/5 – Introduzione
L’acciaio è una lega formata principalmente da ferro e carbonio e può presentare, nel corso del tempo, dei tratti di ruggine. Per evitare ciò è necessario cromare l’acciaio, ovvero creare una pellicola protettiva facendo reagire il cromo con l’ossigeno. Questo rivestimento, oltre a proteggere l’acciaio, lo rende più lucente e più resistente ad urti molto forti e ad azioni di usura nel tempo. L’unico svantaggio della cromatura è che, se la pellicola presenta qualche frattura, la corrosione si localizza sulla rottura e il processo accelera inevitabilmente. Diamo inizio a questa guida su come cromare l’acciao.
2/5 Occorrente
- Pezzo in acciaio
- Cromo
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La cromatura è utilizzata soprattutto nel campo automobilistico, per ricoprire i cerchi delle auto o delle moto, i tubi di scappamento e molti altri pezzi di macchine e motociclette. Esistono due modi per cromare l’acciaio: quello tradizionale e quello galvanico. Il primo è il metodo più semplice e più utilizzato, mentre il secondo è meno conosciuto e più difficile da applicare.
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Cromatura Tradizionale.
l’acciaio deve essere immerso ripetutamente in tre diversi bagni. Nel primo bagno l’elemento deve essere immerso in una soluzione di soda caustica e acido cloridrico, in modo da sgrassarlo. Il secondo bagno avviene in una soluzione elettrolitica di nichel, che serve per uniformare la superficie del pezzo d’acciaio, eliminando le irregolarità più minuscole. L’ultimo bagno avviene in una soluzione elettrolitica di cromo che rende brillante l’acciaio. Per molto tempo, si è utilizzato quasi esclusivamente il cromo esavalente, mentre ora, per motivi ecologici, si usa sempre più spesso il cromo trivalente, che reca meno danni all’ecosistema. Se si vuole realizzare una cromatura opaca è necessario, nell’ultimo bagno, aggiungere degli oli particolari che formano delle bolle sulla superficie, creando l’effetto desiderato.
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Cromatura Galvanica.
Con questo metodo si sfrutta la deposizione elettrolitica per ricoprire il pezzo d’acciaio con il cromo. È necessario creare una vera e propria pila, in cui il pezzo d’acciaio è il catodo (polo negativo) da ricoprire e l’anodo (polo positivo) è formato dal materiale che deve ricoprire il catodo. Se si vuole cromare degli oggetti molto piccoli, come ad esempio le valvole di aspirazione dei motori, il metodo da utilizzare è chiamato ” cromatura flash”. Questo processo avviene attraverso il deposito, sull’oggetto che deve essere trattato, di particelle piccolissime di cromo. Lo svantaggio di quest’ultima cromatura è l’elevata richiesta di corrente, che nelle altre tecniche è inferiore.