1/5 – Introduzione
Chi si sta avvicinando al giardinaggio mediante l’arte del bonsai avrà molti dubbi su come curare queste piante. Siamo portati a vedere il bonsai come una piccola piantina da appartamento, fragile e delicata. In realtà il bonsai non è poi così diverso da tutte le altre piante e come gli altri sui simili così va trattato, o quasi.
Bisogna ricordare che il bonsai è un albero, pertanto ha bisogno di aria e di molta luce, esattamente come un grande albero in una foresta! E’ per questo che per curare un bonsai iniziamo con disporlo nei pressi di una finestra, in una zona illuminata e ricca d’aria.
2/5 – Come irrigare un bonsai
Per quanto riguarda l’irrigazione, dovete comportarvi come fate con le altre piante da giardino: appoggiate un dito sul terreno, se questo è umido il bonsai non dovrà essere annaffiato, se è asciutto o peggio ancora, secco, provvedete ad annaffiarlo fin quando non notate che l’acqua fuoriesce dai fori di drenaggio del vaso.
La siccità uccide la pianta ma anche l’eccesso d’acqua può far marcire le radici, quindi non abbondate, soprattutto in inverno oppure se abitate in un luogo umido dove l’acqua faticherà a evaporare.
3/5 – Come concimare un bonsai
Per concimare un bonsai meglio prediligere fertilizzanti in forma liquida. Concimate il bonsai sia con macro che micronutrienti. Prestate attenzione alle necessità del vostro bonsai: se osservate un decremento del fogliame, utilizzate un fertilizzante a base di azoto e potassio, il primo stimola la crescita vegetativa, il secondo, incrementa il processo fotosintetico.
4/5 – Come potare un bonsai
Se siete dei neofiti, di certo avrete acquistato un bonsai già formato, pertanto, l’unica cosa che dovete fare è munirvi di forbici e mantenere la silhouette che aveva il bonsai al momento dell’acquisto. Dovete limitarvi a rimuovere i germogli che fuoriescono dalla chioma del vostro bonsai.
5/5 – Come rinvasare un bonsai
Una procedura piuttosto delicata è quella del rinvaso. Rinvasare un bonsai è una necessità periodica, da effettuare ogni due o tre anni per gli esemplari giovani, oppure ogni quattro o cinque anni, per gli esemplari più maturi.
Si tratta di un momento delicato perché dovrete sfoltire l’apparato radicale: potate le radici più grosse, prive di capillari e lasciate le radici più esili. Ricordate, maggiormente fine sarà l’apparato radicale e migliore sarà la chioma del vostro bonsai.
Quando si decide di rinvasare un bonsai, non solo si può scegliere un vaso più adeguato alla forma delle radici, ma si potrà anche valutare l’utilizzo di un fertilizzante ad hoc: se le radici sono eccessivamente esili e ricche di capillari, potete utilizzare un concime a base di fosforo che rafforza la struttura dell’apparato radicale.