1/8 – Introduzione
La Dieffenbachia è una delle piante da interno più conosciuta e più gradevole dal punto di vista estetico. La grande varietà di forme della foglia, caratterizzate dalle più diverse marmorizzazioni, ha reso la pianta molto conosciuta e coltivata sia in casa che in serra. La Dieffenbachia può diventare, a seconda delle varietà, di grandi dimensioni; talvolta possiede dei fusti spessi e ramificati; altre volte, invece, si presenta compatta con fusti eleganti e sottili. In questa guida, con pochi e semplici passaggi, vi illustreremo come si può curare al meglio la Dieffenbachia nel caso in cui dovesse venire colpita da parassiti.
2/8 Occorrente
- Insetticida specifico
- Pennellino e alccol denaturato
- Insetticida ad azione sistemica
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Cominciamo subito col dire chela Dieffenbachia è una pianta d’appartamento di origine tropicale molto nota e sicuramente altrettanto apprezzata per la sua bellezza e per la facilità con la quale viene coltivata. E’ una pianta originaria del Brasile e, per vivere al meglio, ha bisogno di condizioni simili a quelle della terra d’origine, ovvero necessita di una grande quantità di luce, ma preferibilmente non sole diretto; inoltre ha bisogno di molta umidità per sopravvivere a lungo. E’ caratterizzata dalla presenza di foglie di grandi dimensioni e variegate; tuttavia, bisogna dire che spesso le foglie sono quasi completamente bianche, ma dotate di bordi o righe verdi a contrasto, mentre delle altre volte sono maculate. Se viene curata con passione, questa pianta riesce a vivere per molti anni, diventando anche piuttosto grande e vigorosa e sarà inoltre in grado di regalare una particolare infiorescenza a pannocchia, davvero particolare e unica.
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È importante sapere che esistono alcuni parassiti che possono colpire la pianta e qui di seguito vi spiegheremo come distinguerli e come intervenire tempestivamente per contrastarne la proliferazione, nonchè i danni che possono provocare. Se le foglie iniziano ad ingiallire e, successivamente a queste manifestazioni, si accartocciano, assumono un aspetto quasi polverulento e cadono significa che sono state colpite dai parassiti. Osservando attentamente, si potranno notare anche delle sottili ragnatele, soprattutto nella pagina inferiore delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto probabilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso. Esso si può eliminare trattando la pianta con un insetticida specifico e, poiché l’attacco del ragnetto è causato dal clima troppo secco, il consiglio è quello di nebulizzare spesso la pianta, anche durante l’inverno, soprattutto se la temperatura dell’ambiente risulta essere troppo alta.
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Il secondo parassita che può colpire questa pianta è la cocciniglia farinosa. Siete in presenza di tale parassita se notate la presenza di macchie bianche cotonose sulla pagina inferiore delle foglie, o alla loro attaccatura sul fusto. Per intervenire in modo efficace, dovete strofinare le parti colpite con un pennellino intinto in alcool denaturato: questo ha il compito di togliere la lanuggine bianca ed eliminare definitivamente l’insetto. Qualora l’infestazione fosse già estesa, potete spruzzare un insetticida specifico o sistemico, così da debellare il parassita.
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Ed infine, l’ultimo parassita che può colpire la pianta è rappresentato dall’afide verde. In questo caso, il parassita lo vedete perché si ammassa in colonie sulle foglie. Per combatterlo, dovete utilizzare un insetticida ad azione sistemica. Se poi, volete esercitare un’azione preventiva sulla pianta, dovete spruzzare il terriccio all’inizio della primavera usando un insetticida sistemico e ripetere il trattamento ogni 6 settimane per tutta la stagione vegetativa, cioè fino a settembre: in questo modo vedrete che la vostra pianta ne avrà solo che giovamento.
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8/8 Consigli
- Fare attenzione nel maneggiare la Dieffenbachia perchè è velenosa: la sua linfa provoca violente irritazioni agli occhi, naso e bocca.