1/4 – Introduzione

Il cappello, da sempre, non è solo un accessorio d’abbigliamento utile per proteggere il capo dal freddo o dal sole eccessivo, ma è spesso considerato e utilizzato come accessorio estetico, di moda, talvolta raffinato ed elegante. In commercio ne esistono tantissime tipologie, dai più classici cilindri, baschi e bombette ai più moderni berretti fino ai più particolari copricapi come il turbante e la kefiah.
Ogni cappello viene tradizionalmente portato in un certo modo, modificando anche leggermente la disposizione della falda o della visiera. In questa guida vedremo come dare forma ai cappelli.

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Nel caso in cui dovessimo indossare un cappello classico, elegante e ad hoc per cerimonie importanti, la cosa importante è adeguare e predisporre nella giusta maniera la visiera, e nel caso di un abbigliamento impegnativo, il feltro è quello più indicato. Una visiera circolare e bene equilibrata, in questa tipologia di cappello, è fondamentale, per cui prima di indossarlo va trattata con il ferro da stiro a vapore, che, passato sulla falda del cappello appoggiato in piano su un tavolo, la mantiene perfettamente circolare e senza dossi e curvature non volute.

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Se ad indossare il cappello è una donna, bisogna “indovinare” la forma giusta per farlo calzare ispirandosi a uno stile ben preciso, come quello della Bell’Epoque, per esempio. In questo caso per ottenere la forma e l’inclinazione corretta della visiera bisogna intervenire con dei nastrini, utili per coprire le pieghe e di nascondere l’eventuale uso di spilli. Questi ultimi infatti, possono ritornare utili per tenere la visiera nella posizione desiderata. La forma della calotta da tonda può diventare leggermente conica e quindi più resistente alla caduta in caso di urti accidentali o forte vento. Sui cappelli classici di stoffa con visiera anteriore e quelli moderni per lo sport ed il tempo libero vengono adottate tecniche diverse per dare la forma più consona e desiderata.

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Il cappello, con la sola visiera anteriore, sia di pelle che di stoffa, può essere sagomato in base alla testa, con particolari accorgimenti di cucitura. Se la forma non ci soddisfa del tutto, magari perché la visiera è troppo alta o bassa, è possibile rimediare attraverso una piccola cucitura con ago e filo, oppure con del nastro adesivo che risulta particolarmente resistente.
I cappelli sportivi e per il tempo libero invece, sono quelli che per la loro semplicità si prestano a più elaborazioni atte a donare la forma desiderata. Ad esempio, se la calotta è particolarmente larga, si potrebbe intervenire cucendo dall’interno i cappelli, riducendo il diametro in base alla misura desiderata; invece, per quanto riguarda la visiera, se la immaginiamo con una forma leggermente ad arco verso il basso, si può intervenire utilizzando il vecchio sistema della nonna: inamidarla e stirala con un ferro da stiro a vapore. Così facendo, la visiera già irrobustita dalla plastica di sostegno che si trova all’interno fungendo da anima di sostegno, manterrà per molto più tempo la sua forma.