1/6 – Introduzione

La pittura ad olio è una tecnica molto antica che trova le sue radici già in epoca romana. Il suo massimo sviluppo si ha a partire dal 1600 quando finalmente grazie alla raffinatezza degli olii e dei pigmenti disponibili questa tecnica fu utilizzata per realizzare alcune delle opere migliori e più famose dell’arte. Dipingere ad olio consente un’incredibile profondità e varietà cromatica e la brillantezza dei colori, che si mantengono intatti per un tempo lunghissimo, diversamente per esempio dalle tecniche di tempera in cui le note cromatiche tendono ad opacizzarsi con l’andare degli anni. Con questa breve guida vi darò alcune indicazioni su come dipingere ad oilo su tela.

2/6 Occorrente

  • Pennelli per colori ad olio
  • Tela per quadri montata su telaio
  • Colori ad olio
  • Acquaragia, trementina oppure olio di lino crudo
  • Canovacci per pulire i pennelli
  • Tavolozza

3/6 – La tela e i pennelli

Le tele fini già con la base bianca si trovano comunemente in commercio sia montate su telaio che in rotoli, nel caso che si desideri per esempio costruire una tela di una forma particolare diversa da quella classica rettangolare. È anche possibile preparare la base utilizzando per esempio la colla di coniglio e il gesso bianco fine. In ogni caso è possibile dipingere direttamente anche sulla tela grezza, ma l’effetto sarà completamente differente. Ricordate che maggiore sarà la grossezza della grana della tela, minore sarà purtroppo la durata dei pennelli, che dovranno essere specifici per pittura ad olio e soprattutto piatti. Differentemente dalla tempera infatti la pittura ad olio non si fa di solito con i pennelli a punta.

4/6 – Il quadro

Nella realizzazione di un quadro ad olio, una volta definite le sagome delle figure anche soltanto con un bozzetto su carta, oppure tenendole ben presenti in mente, si può procedere ad una stesura del colore secondo molte tecniche, ma che sostanzialmente si riducono due grandi famiglie. In un caso si stende la pittura ad olio direttamente senza diluirla per un effetto materico mentre nel secondo, quello canonico e sicuramente più raffinato, la pittura deve essere diluita in solventi appositi che siano neutri rispetto all’olio, in modo tale da non alterarne la brillantezza. I vari livelli di colore possono essere distribuiti in modo tale da ottenere effetti di trasparenze, oppure chiaroscuri particolari, tecnica con la tempera è praticamente impossibile.

5/6 – I ritocchi

La vernice ad olio secca in tempi estremamente lunghi e in condizioni ottimali ci possono volere parecchi giorni prima che la vernice abbia tirato. Questo è un vantaggio ed uno svantaggio. Se si desidera aggiungere strati di colore su vernici non ancora seccate ci sarà un parziale mescolamento che può essere utilizzato in maniera molto vantaggiosa da chi padroneggia la tecnica della pittura ad olio. Se però si dovesse intervenire dopo molto tempo su una tela già seccata sarà possibile utilizzare un solvente apposito in grado di sciogliere la vernice senza farla colare e di permetterci quindi gli effetti piacevolissimi della pittura ad olio anche su un’opera che ferma da molto tempo.

6/6 Consigli

  • Mescolate i colori base sulla tavolozza per ottenere le note cromatiche che desiderate
  • Pulite i pennelli con l’acquaragia e il sapone neuro prima di riporli

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