1/5 – Introduzione
Nell’epoca dell’economia circolare il solo pensiero di gettare via un vecchio oggetto trovato nella soffitta (o molto più probabilmente nel garage) ci può far sentire in colpa.
Se vi piace lo stile un po’ vintage, che ormai va anche tanto di moda, e non vedete l’ora di mettervi all’opera per dimostrare agli amici che la gestione dei rifiuti può essere anche, e soprattutto, casalinga, allora la prima cosa da fare è capire che la vecchia mobilia può essere una vera e propria risorsa.
Oltre a non produrre inutilmente dei rifiuti, provando a sistemare e migliorare l’oggetto che non ci piace più con le nostre mani riusciremo anche a risparmiare i soldi che sarebbero stati necessari per sostituire l’arredo gettato nel cassonetto (o meglio ancora nell’isola ecologica).
Per riuscire a ridare nuova vita ai vari elementi presenti nella nostra abitazione, è sufficiente ricercare su internet delle guide che ci mostrino tutte le operazioni necessarie per modificare e personalizzare l’oggetto di nostro interesse. Nei passi successivi, in particolare, vedremo come fare per riuscire a dipingere una vecchia sedia.
2/5 Occorrente
- carta vetrata (o paglietta metallica)
- solvente (acquaragia, diluente)
- pennello
- vernice
- telo protettivo
- panno in cotone
- spazzola a setole dure (fibra di cocco)
3/5 – Dalla pulizia al legno vivo
Una volta scelta quale sedia di legno dipingere, dobbiamo innanzitutto capire se presenta delle tarlature. Se la sedia non è stata infatti utilizzata per molto tempo, magari perché abbandonata in cantina, esiste la possibilità che i tarli abbiano cominciato a banchettare con questo nostro pezzo di mobilia. Se il legno è tarlato nessuna paura, il progetto di riammodernare la vecchia sedia non deve essere abbandonato. Per risolvere il problema è necessario unicamente munirsi di prodotti specifici, reperibili facilmente in ferramenta o nei negozi specializzati.
È consigliato anche ispezionare la sedia, capovolgendola, per vedere se negli interstizi sono presenti tane di ragno o di altri più o meno simpatici animaletti. Se ci accorgiamo che la nostra vecchia sedia era diventata la tana di qualche insetto, seppur a malincuore è necessario sfrattarlo. Un vecchio spazzolino o un aspiratore con il becco fine risolverà definitivamente il problema.
Superati questi passaggi, bisogna innanzitutto munirsi di una spazzola a setole dure, preferibilmente in fibra di cocco, e spazzolare energicamente la vecchia sedia che si vuole dipingere. Questa procedura è necessaria per eliminare la polvere più coriacea che nel tempo può essersi depositata, fin dentro le fibre del legno.
A questo punto la sedia può essere lavata con un panno imbevuto di acqua e sapone neutro: questo ci permetterà di rimuovere eventuali tracce di sporco. Successivamente lasciamo asciugare completamente la sedia prima di procedere con le altre lavorazioni.
Il passo successivo è la levigatura della sedia, poiché attraverso questa operazione vengono rimosse eventuali tracce di vernice vecchia nonché graffi e ammaccature leggere.
Nel caso però la tinta della vecchia sedia aderisca ancora in modo forte al legno, è necessario il passaggio della sverniciatura.
Si può fare in due modi, o con una pistola sverniciatore ad aria calda o con dei particolari solventi svernicianti.
Una volta che la sedia è tornata a legno vivo, per la levigatura basta munirsi di carta vetrata. Fare inizialmente una prova in una parte nascosta della sedia, perché alcune carte vetrate rilasciano il colore. In questo caso, meglio sostituirle.
Per ottenere un’ottima levigatura, usare prima della carta vetrata a grana grossa e poi passare via via a della carta vetrata a grana sempre più fine. Ovviamente, quella adatta per il legno.
Se la vecchia sedia presenta dei buchi o delle fessure, è possibile restaurarla con dello stucco per il legno.
Il grosso del lavoro a questo punto è stato fatto. Si può quindi spolverare la sedia con un panno di cotone leggermente umido, per rimuovere la polvere provocata dalla carteggiatura.
4/5 – Dalla scelta dei colori alla finitura
La finitura della vecchia sedia ora dipende unicamente dal gusto personale. Prima di procedere alla verniciatura, è consigliato però usare una tinta turapori. Questa vernice va applicata in oggetti in legno grezzo per eliminare le piccole imperfezioni sulla superficie.
Se desideriamo riportare a nuova vita le venature originali della sedia e l’effetto desiderato è quello naturale, allora sarà indispensabile trattare la sedia con un impregnante per il legno specifico, che può essere all’acqua o a solvente.
Viceversa potremmo utilizzare vernici colorate, sbizzarrendoci tra colori vivaci o tinte pastello. La realizzazione dipende dalla fantasia e dall’arredamento di casa. La sedia potrà quindi essere dipinta in tinta unita oppure ad esempio con la seduta di diverso colore. Ma c’è anche la possibilità di applicare dei disegni sulla spalliera tramite la tecnica dello stencil.
5/5 – Dalla qualità dei materiali all’oggetto di design
Per ottenere un buon risultato è essenziale la qualità dei materiali e degli strumenti utilizzati. Il pennello per esempio deve essere adatto per tinte per legno. Consigliati pennelli di diverse dimensioni per dipingere le varie parti della vecchia sedia, per non lasciare inestetiche striature. Essenziale anche un telo protettivo, per evitare che schizzi di tinta vadano a finire dove non dovrebbero.
Una volta deciso che colore utilizzare, è sempre meglio passare almeno due mani di vernice sulla sedia di legno. Dopo la prima mano bisogna attendere che la vernice sia completamente asciutta. Quando la tinta non sarà più appiccicosa, si potrà procedere ed applicare la mano successiva. A questo punto, il lavoro è terminato e quella che una volta era solo una vecchia sedia sarà diventato un nuovo, e forse di design, oggetto di arredamento.