1/5 – Introduzione

La maggior parte dei lavori, sia che siano dei lavori di casa, di falegnameria, di costruzione in generale, prevedono il fissaggio di vari elementi tra loro tramite l’utilizzo di collanti, e altri materiali innovativi che garantiscono un ottima tenuta e resistenza nel tempo. C’è da dir e però che uno dei metodi più antichi, classici e ancora oggi utilizzati e quello del chiodo. Il chiodo di per se non è un materiale dalle grandi proprietà fissanti, è però vero che tramite l’utilizzo di più elementi applicati nei punti specifici si riesce a sigillare un determinato elemento o a fissare un determinato oggetto in modo stabile. In questa occasione vedremo come e dove fissare chiodi sulle pareti, quindi un’operazione che in un primo istante può apparire semplice e banale ma che in realtà richiede una certa consapevolezza e una basilare conoscenza della struttura su cui andremo a operare. Buona lettura!

2/5 Occorrente

  • Chiodi
  • Martello
  • Pinza piana
  • Pettine

3/5 – Esemplificazioni

Alcuni esempi di come fissare dei chiodi sulle pareti, riguardano i quadri. Se infatti si tratta di uno di dimensioni medie e non molto pesante, il fissaggio può avvenire in perpendicolare, quindi il chiodo deve essere tale rispetto alla parete ed entrare in essa per oltre il 70%, e cioè 7 centimetri se la misura totale è di 10. Se invece il quadro è di grosse dimensioni e molto più pesante, e non intendiamo trapanare la parete per inserire un fischer, possiamo adottare un accorgimento per rendere comunque il chiodo affidabile e resistente.

4/5 – Procedimento

Nello specifico il chiodo per garantirci una maggiore tenuta, va inserito obliquo in proporzione al peso del quadro in oggetto. Quanto maggiore è quest’ultimo, tanto più inclinato va inserito il chiodo nella parete. Tecnicamente si tratta di una scelta non casuale bensì di carattere fisico; infatti, con un’inclinazione maggiore del chiodo sulla parete, le forze ascendenti diventano minori, e tendono a scaricarsi sulla parte liscia ed in modo perpendicolare al pavimento. In questo caso, il sovraccarico sul chiodo è ridotto ai minimi termini, visto che la parte interna alla parete è perfettamente ancorata, e le suddette forze non intaccano quella visibile all’esterno.

5/5 – Ultimi accorgimenti

A questo punto, si evince che i chiodi indipendentemente dal grado di inclinazione citato nel passo precedente, si possono fissare soltanto su pareti piene, friabili (ma non troppo) oppure su superfici di tufo, purché ricoperte da uno strato di intonaco superiore ai 2 centimetri. Quest’ultimo infatti, richiede un chiodo di almeno 4 centimetri di lunghezza, in modo da distribuirlo uniformemente all’interno e all’esterno della parete, e che ci consente di agganciare un quadro o un altro oggetto di peso medio.