1/6 – Introduzione

L’albicocco o albero di albicocche ( Prunus Armeniaca) è un albero, della famiglia delle Rosacee.Una volta piantato, in giardino o in un vaso capiente, impiega un paio di anni per svilupparsi e per produrre i frutti. All’inizio le fioriture saranno modeste, ma basterà aspettare e, col tempo, riuscirà a dare una buona produzione di frutti. A patto che lo potiate e lo coltiviate secondo le regole, questo piccolo albero vi restituirà frutti polposi, grossi e saporiti. Nella seguente guida vi forniremo, passo dopo passo, maggiori informazioni su come e quando potare l’albicocco.

2/6 Occorrente

  • pianta di albicocco, cesoie, pazienza

3/6 – Caratteristiche dell’albicocco

In natura l’albicocco può raggiungere un’altezza di 12-13 metri. Quando invece è coltivato in orto, affinché generi una produzione di frutti soddisfacente, non bisogna permettergli di raggiungere tali dimensioni, perché influirebbero sulla quantità e la qualità dei frutti. Dunque è essenziale potare l’albero di albicocco per rinforzare i rami inferiori, facendo sì che le fronde assumano la tipica forma ad ombrello. Più l’albicocco cresce in altezza, infatti, più il nutrimento che esso ricava dalla terra viene impiegato nel rinforzo dei rami posti in alto, in cima alla fronda. Mantenendo invece la struttura della pianta compatta faremo sì che il nutrimento sia abbondante e circoscritto ad un’area limitata; questo ci permetterà di avere una pianta piccola ma forte e tutto il nutrimento verrà destinato alla crescita dei frutti. La primavera è il periodo della fioritura dell’albicocco. I fiori, tipicamente bianchi, si sviluppano a gruppetti, aderendo perfettamente all’attaccatura delle foglie. Questo albero ama i climi tiepidi e molto asciutti; in assenza di queste condizione, è essenziale proteggere la pianta con un apposito telo protettivo (reperibile in qualsiasi negozio di giardinaggio) o riporla in una serra.

4/6 – Istruzioni per la potatura dell’albicocco

Per la potatura dell’albicocco si procede secondo questi passaggi: 1) Come prima cosa bisogna effettuare quella che in gergo è detta “cimatura”. Si tratta della rimozioni delle parti secche o mal messe della pianta (operazione facilmente praticabile con delle buone cesoie da giardinaggio). 2) Durante questa operazione è bene che si faccia diminuire l’estensione delle fronde e si aggiusti la pianta affinché assuma la tipica “forma ad ombrello”.3) Successivamente bisogna eliminare la parte legnosa che si forma da gemme latenti (vale a dire da germogli rimasti a dormire per molte stagioni, conosciuta col nome di succhione).
È importante eseguire la potatura solo dove serve, valutando attentamente i rami da selezionare, altrimenti si rischia di danneggiare la pianta. In generale è bene potare i rami che si aprono eccessivamente verso l’esterno o quelli che producono un’eccessiva ombra all’interno della fronda. Questa è una potatura “produttiva”, perché si effettua non tanto per migliorare la qualità dei frutti, quanto per aumentarne la quantità.

5/6 – Periodi di potatura dell’albicocco

La potatura appena descritta è definita “potatura verde”, si effettua solitamente tra primavera ed estate. Può essere seguita da un’ulteriore potatura, nei mesi di giugno e luglio, durante la quale si completa il lavoro iniziato in primavera. Nel mese di agosto si può procedere con un’ulteriore piccola potatura per rifinire la chioma ma bisogna agire in maniera limitata. La pianta in questo periodo sarà piena di nuove gemme e quindi bisognerà stare attenti nel distinguere le gemme sane (da preservare con cura) da quelle secche (che andranno rimosse). Tra l’autunno e l’inizio dell’inverno si può procedere con un’ulteriore potatura. Questa potatura è detta, in gergo, “potatura secca”.

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