1/9 – Introduzione
L’innesto è uno dei metodi colturali più utilizzati su piante e alberi da frutto. Può succedere che i frutti dati da una pianta non siano di buona qualità. Allo stesso modo alcuni alberi possono non essere di seme originale, con il rischio quindi che crescano come selvatici. In questi casi, per risolvere il problema, si ricorre appunto all’innesto. Si tratta dunque di incroci effettuati manualmente, di due o più parti di pianta con specie più pregiate. Grazie ad essi, si potrà dare vita ad una nuova varietà. Ne risulterà un albero migliore sia in termini di qualità delle sue parti, sia dei suoi frutti. Le proprietà estetiche e organolettiche miglioreranno a vista d’occhio. Questi incroci però, si devono praticare con molta attenzione. Il rischio è infatti quello di rovinare la pianta preesistente. Per evitare questo tipo di problema, ecco quindi come effettuare un innesto a spacco.
2/9 Occorrente
- Coltello
- Marza di circa 10 cm
- Filo da innesti
- Mastice per innesti
- Rafia umida
3/9 – Scegliete il periodo giusto
Il primo passo per effettuare un innesto a spacco è scegliere il periodo giusto. Essendo una procedura molto delicata, è necessario valutare bene diversi fattori. Innanzitutto il momento migliore è quello di fine inverno, quando la primavera è più vicina. Dunque, l’intervento ideale può essere programmato dalla metà di febbraio sino alla metà di marzo. È importante anche valutare le fasi lunari. Gli innesti a spacco andrebbero effettuati preferibilmente nella fase di luna calante. Se ciò non fosse possibile, vi è un’altra opzione: innestare la pianta nella stessa condizione lunatica del prelevamento della marza.
4/9 – Prendete una marza già lignificata
Quando tutte le condizioni saranno quelle ideali, si potrà procedere all’innesto vero e proprio. Bisogna dunque procurarsi i materiali adatti al lavoro. Praticare questa tecnica non è complesso e non richiede attrezzi di difficile reperibilità. Basterà avere con sé un coltello e una marza, ossia il ramo preso dalla pianta ‘originale’, quella di buona qualità. La marza dovrà essere già lignificata, essere lunga una decina di centimetri e avere due o tre gemme sane. Inoltre, questa dovrà appartenere ad un albero che abbia almeno un anno di vita.
5/9 – Tagliate il portainnesto
In linea molto generale, si può affermare che l’innesto a spacco pieno si ottiene fissando tra di loro un portainnesto e una marza delle medesime dimensioni, per poi tagliarli in modo tale da farli combaciare in modo esatto. Il portainnesto e la marza devono essere tagliati sollevando anche la corteccia, così da consentire un agevole incastro tra le due componenti base dell’innesto. Questo, in estrema sintesi. Ma andiamo ora a vedere, più nel dettaglio, come praticare un ottimo innesto con la tecnica dello spacco. Vediamo come procedere.
6/9 – Praticate un’incisione profonda
A questo punto si può passare all’intervento, iniziando dal taglio. Incidete, con il coltello, il ramo della pianta o il fusto che dovrà avere la funzione di portainnesto. È preferibile che il ramo in questione sia privo delle sue parti vegetali e che sia anche ben dritto. In questo modo sarà più semplice unire le due parti. Praticate successivamente su questo un’incisione abbastanza profonda, diciamo della profondità di non meno di 4-5 centimetri. Questa dovrà essere effettuata in posizione più centrale possibile rispetto alla posizione del fusto.
7/9 – Tagliate la marza
Dopo il fusto, passate ai tagli sulla marza. Su questa, infatti, si dovranno praticare delle incisioni oblique, in modo da far fuoriuscire il più possibile il legno vivo. Inoltre, la parte inferiore, dovrà assumere la forma di cuneo, in modo da poter essere inserita più facilmente all’interno dello spacco del portainnesto. La marza dovrà scendere in profondità nella fessura, sino all’altezza della prima gemma. In questo modo, si darà la possibilità alle due parti vitali di coincidere perfettamente. In questa fase dell’innesto, va dunque raccomandata la massima precisione nel rispetto di tutte le lunghezze.
8/9 – Effettuate la legatura delle due parti
La fase finale del vostro intervento, coinciderà con la legatura delle due parti. Per ultimare l’innesto a spacco è necessario munirsi di una rafia bagnata o di un apposito filo da innesti. Dunque legate strettamente la marza al portainnesto. Inoltre per evitare l’insorgenza di malattie, è necessario coprire la parte di legno vivo più esposta con del mastice per innesti, prodotto davvero ideale per preservare la salute della pianta, anche difronte all’azione potenzialmente dannosa degli agenti atmosferici.