1/8 – Introduzione

Il castagno, come l’ulivo e la vite, è un arbusto molto diffuso in Italia. Cresce spontaneamente nelle medie altitudini e si sviluppa creando delle zone boscose. Il legno viene ampiamente utilizzato in falegnameria perché abbastanza resistente e leggero. Costituisce la base di mobili per interni ed esterni. Il frutto del castagno è molto nutriente e fa parte della tradizione italiana. Da secoli, ha rappresentato la base dell’alimentazione popolare. Oggi viene largamente impiegato in cucina per castagnacci, gnocchi, torte, creme, marmellate e molto altro. Coltivare il castagno nel proprio giardino richiede alcuni accorgimenti. In particolare, ecco come effettuare correttamente un innesto senza ricorrere ad un esperto.

2/8 Occorrente

  • Coltellino
  • Garza
  • Alcol
  • Rafia o nastro isolante
  • Mastice per innesto

3/8 – La tecnica

L’innesto trasferisce le caratteristiche di una pianta ad un’altra. La tecnica viene impiegata per ottenere un esemplare pregiato. Chiaramente, prima di procedere, osserva attentamente gli arbusti in esame. Controlla che non abbiano imperfezioni o sofferenze di alcun genere. Di solito, la corteccia del castagno viene colpita da un parassita. Si introduce nell’albero causando ferite fino alla morte della pianta. Puoi riconoscerlo dalle caratteristiche chiazze rossastre sui rami. Prima di effettuare un innesto, disinfetta accuratamente le lame del coltellino. Utilizza a tal proposito una garza imbevuta di alcool, per non danneggiare la pianta.

4/8 – Il prelevamento

A questo punto, puoi procedere con la prima fase dell’innesto. Negli inverni più rigidi, tra gennaio e febbraio, preleva dal castagno dei rametti secondari. In questo periodo le gemme sono ancora ben chiuse e di colore marrone. Gli innesti migliori hanno una forma cilindrica e grandi distanze tra una gemma e l’altra. Conservali in sacchetti di colore scuro, per ripararli dal sole. Sigillali per bene, per non fare entrare aria. Tienili al freddo, meglio se in una cella frigorifera intorno ai 2°C. Dalla conservazione dipenderà la buona riuscita dell’innesto.

5/8 – L’innesto

Tra le tante tecniche di innesto, la più comune è quella a spacco. Viene effettuata a marzo, con la luna calante. Scegli pertanto dal castagno un ramo vigoroso che funga da portainnesto. Livella la superficie con un coltellino e rendila quanto più liscia è possibile. Esegui uno spacco verticale sul tronco, da una parte all’altra del ramo. Ora prendi il ramo da innestare e pratica dei tagli obliqui. Dovrai ottenere un apice appuntito e liscio, con abbastanza legno vivo esposto. Inserisci l’innesto nello spacco facendo combaciare i cambi.

6/8 – Il completamento

Nello stesso spacco puoi inserire due innesti, uno da un lato, uno dal lato opposto. Taglia gli innesti e lascia al massimo tre gemme per ramo. Lega strettamente innesti e portainnesto tra loro con della rafia bagnata o del nastro isolante. Procedi dal basso verso l’alto per non far ristagnare l’acqua nelle ferite. Sullo spacco aperto puoi anche appoggiare un pezzo di corteccia per evitare infiltrazioni. Applica del mastice per innesti su tutta la zona, contro infezioni e perdite di acqua. L’innesto è pronto, ma la pianta va sempre controllata.

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8/8 Consigli

  • Il coltello deve essere molto affilato, più il taglio è netto e migliore sarà l’innesto.

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