1/5 – Introduzione
Per saldare oggetti in rame occorrerà disporre di certi particolari utensili. Si dovrà avere ad esempio un cannello a gas se avete degli oggetti grandi, oppure un saldatore a stagno per fare delle saldature piccole. Tutte e due prevedono però delle preliminari operazioni importanti. In seguito, vi faremo conoscere come effettuare una saldatura a rame. Buon lavoro!
2/5 Occorrente
- Lime assortite
- Tela abrasiva
- Saldatore a stagno
- Stagno e pasta salda
- Cannello a gas o a ossigeno
- Castolin e polvere disossidante
- Batteria e puntali per elettrolisi
- Collante epossidico per metalli
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Se quindi la saldatura a rame sarà fatta su un oggetto piccolo, come per esempio un portachiavi, una cassettiera, oppure una cerniera di un mobile, prima di occuparsi di ciò, sarà necessario togliere l’ossido da tutte le superfici da congiungere. Se questa operazione non sarà effettuata, la pasta per saldare e lo stagno non attecchiranno, col rischio di annerire il pezzo di rame. La procedura della pulizia andrà fatta con una lima di grana sottile, oppure con della tela abrasiva. A questo punto il rame sarà pronto per essere saldato non appena la superficie appare di un colore rosa lucido.
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Una volta finito il lavoro sarà fondamentale sgrassare il pezzo. Per fare tale procedimento occorrerà far bollire il pezzo in acqua con sapone neutro, poi si dovrà asciugare in segatura di bosso, in modo da evitare che l’acido presente sia nella pasta e nello stagno, facendolo ossidare in tempi brevissimi. Per finire, sarà anche importante togliere spessori eventuali creati con lo stagno, usando una limetta con un dolce taglio. Se la saldatura a rame invece sarà effettuata su un pezzo ben più enorme, come per esempio su una cornice o su un vaso, sarà bene fare un intervento preliminare che si chiama in gergo “decapaggio”. Trattasi di una specie di bagno elettrolitico che se collegato ad una batteria, vi permette di ottenere il rame pulito, lucido ed anche libero da ossido, e perciò in grado di ottenere quello che si desidera. Per delle saldature di questo genere, ossia quando avete dei pezzi abbastanza grandi, il saldatore a stagno non è idoneo, siccome il calore si disperde, perciò servirà un cannello a gas con una fiamma molto vasta, o ancora meglio un mix gas-ossigeno, e con una micropunta che somiglia alla lancia termica.
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In tutti e due i casi, il rame andrà riscaldato leggermente per 2 centimetri, circa sul perimetro della zona interessata dalla saldatura. Inoltre si dovrà usare del castolin insieme a della pasta disossidante, in modo da ottenerla resistente e pulita. Per quanto concerne una saldatura a freddo, vi consigliamo infine, di usare del collante epossidico esclusivo per metalli, che si rivela espressamente speciale per oggetti in rame decorati, che non possono entrare a contatto con delle fonti di calore, evitando che si rovinino. Il collante epossidico, applicato antecedente la pulizia suddetta delle parti da congiungere, permette di ottenere una saldatura a freddo simile a quella a fuoco, e perciò efficace e duratura nel tempo.