1/7 – Introduzione

Hai un mobile antico, o semplicemente una vecchia macchina da cucire attaccata dai tarli e non sai come eliminarli? Fai come ho fatto io: un trattamento antitarlo ha evitato che la mia macchina da cucire si trasformasse in un colabrodo. Il tarlo è un insetto, che abita in uno di quei forellini che puntellano il tuo mobile in legno e, come succede con quasi tutte le larve di insetti, questi vermi prosperano in condizioni calde e umide e preferiscono l’ospitalità che il legname marcio ha da offrire. Quindi, potrai trovarli facilmente in ambienti umidi, causati da perdite o cattivo isolamento. Se ti è capitato di vederne uscire uno dal tuo mobile, non gioire: prima di abbandonarlo, attraverso il buco che lui stesso ha formato, ha infatti depositato le sue uova. Così, mentre lui si trasforma in un insetto, i suoi “eredi” restano al calduccio. Quindi, per essere certo di eliminare ogni traccia di tarli, devi eliminare tutte le larve e le uova nel tuo mobile. Ecco allora come eliminare i tarli dai mobili.

2/7 Occorrente

  • Antitarlo
  • Petrolio bianco
  • Guanti
  • Mascherina
  • Sacchetti di cellophane o pellicola trasparente

3/7 – Individuare la presenza dei tarli

Innanzitutto, prima di intervenire con un trattamento antitarlo, dovrai individuare la presenza dei tarli. A tal proposito, i segni più evidenti di un’infestazione da tarlo nei mobili in legno includono un oscuramento spesso visibile del colore, molti buchi nel legno, degli scricchiolii provenienti dai mobili e, come conferma della loro presenza, potresti trovare alcuni scarafaggi nelle vicinanze.

4/7 – Individuare un posto dove lavorare

Innanzitutto, non utilizzare una siringa per iniettare l’antitarlo nei buchi, perché sarebbe un’operazione inutile: i tarli scavano delle gallerie lunghe e profonde, quindi non riusciresti a debellarli tutti. Il primo passo che devi fare è quello di individuare un posto dove lavorare e in cui mettere il mobiletto alla fine del trattamento. L’ideale sarebbe un posto all’aperto, magari un terrazzo o un balcone riparato dalla pioggia e dall’umidità. Importante è che il posto scelto sia all’aperto, perché le esalazioni dell’antitarlo sono velenose.

5/7 – Usare le protezioni apposite

Indossa ora un paio di guanti di lattice usa e getta e la mascherina onde evitare di inalare le sostanze utilizzate. Prendi il petrolio bianco e versalo con attenzione su tutte le superfici da trattare, senza dimenticare l’angolino più remoto e i fondi. Poi prendi il pennello e spennella con l’antitarlo tutta la superficie, sempre compresi gli angolini e i fondi.

6/7 – Coprire il mobile

Prendi il sacchetto di cellophane e ricopri subito il mobiletto, in modo che non possa entrare neanche un filo d’aria. Terrai il mobile nel sacchetto di cellophane per almeno una settimana, in modo che l’antitarlo possa penetrare nel più remoto forellino e soffocare tutte le larve. Alla fine del trattamento, lascia il mobile in quel luogo all’aperto almeno per trenta giorni, in modo che i residui gassosi dell’antitarlo imprigionati nel sacchetto possano volare via, senza inquinare l’aria della tua casa rendendola irrespirabile. A questo punto, puoi riportare il tuo mobiletto al suo posto, certo di non vedere più mucchietti di “segatura” formarsi nei pressi del tuo mobile. Di sicuro, non sentirai più nemmeno alcun scricchiolio sospetto.

7/7 Consigli

  • Per accelerare i tempi, esponi al sole il tuo mobile imbustato.
  • Per otturare i fori, usa una cera del colore del mobile.
  • Puoi usare anche una pellicola trasparente al posto dei sacchetti di cellophane.

Alcuni link che potrebbero esserti utili