1/6 – Introduzione
La natura ci regala da sempre spettacoli incredibili. Dalla pioggia al sole, dalla neve all’aurora boreale, dall’alba al tramonto. Montagne, oceani, mari, laghi e fiumi, colline, pianure e deserti ci circondano. Attorno a noi, animali, piante, fiori, radici e frutti.
Un po’ di questa natura entra ogni giorno di più nel nostro quotidiano. In primavera i nostri balconi si riempiono di vasi di fiori dai colori più accesi e i giardini risplendono. All’interno delle nostre case questi vegetali abbelliscono gli ambienti rendendoli gioiosi. Tra le numerose tipologie di fiori e piante ne esistono alcune un po’ particolari. Si tratta delle piante grasse.
Le piante grasse o “succulenti” vivono in zone aride e possiedono un tessuto molto assorbente. Nei periodi di siccità sono appunto in grado di conservare grandi quantità d’acqua. Quelle ricoperte da peluria possono anche diminuire la traspirazione e mantenersi ulteriormente idratate. Servendoci di questi doni della natura possiamo creare molte composizioni. Da quelle che si sviluppano a cascata a quelle che fioriscono, le piante grasse colorano l’esterno e l’interno della casa dandogli personalità. Possiamo disporle in gruppo all’interno di vasi grandi o in altri piccoli e colorati. La maggior parte di noi pensa che queste piante, provenendo da zone poco piovose, possano sopravvivere nelle nostre case senza troppi accorgimenti. Tuttavia, necessitano di alcune cure specifiche. In questa guida spiegherò proprio come far crescere questi vegetali nel modo più idoneo possibile!
2/6 Occorrente
- Piante grasse
3/6 – Come curare le piante grasse
Partiamo con l’introdurre le cose fondamentali.1. Queste piante vanno poste in zone soleggiate (ove possibile) e in ogni caso, calde. 2. Non devono essere esposte a correnti d’aria dirette ma in zone adeguatamente arieggiate.3. I vasi più bassi sono adatti alle piante striscianti mentre i vasi più alti ai cactus e a quelle di maggiori dimensioni. 4. Necessitano di un terriccio apposito, quello per le “cactacee”, piuttosto sabbioso. 5. Irrighiamole solo quando il terriccio è arido. 6. Annaffiamole solo la mattina presto o la sera tardi. 7. Quando le radici fuoriescono è il momento del rinvaso. Estraiamo delicatamente la pianta e controlliamo le radici. Stacchiamo quelle morte e allarghiamo quelle sane. Riposizioniamo la pianta nel nuovo vaso e aggiungiamo del nuovo terriccio. Annaffiamo 2-3 giorni dopo. Ma come occuparcene in inverno, il periodo dell’anno che non giova alla loro salute? 1. Teniamo in casa le piante. Meglio ancora se possediamo un giardino o una serra interni. 2. Facciamo in modo che non stiano ad una temperatura inferiore ai 7°. 3. Lasciamo che ricevano comunque molta luce. 4. Essendo il periodo poco favorevole, controlliamo sempre che non si ammalino esaminando le foglie.
4/6 – Come fertilizzare le piante grasse
La fertilizzazione è un altro step importante per la cura delle piante grasse, da attuarsi solo nel periodo vegetativo. Questa è una fase in cui la pianta fiorisce e mostra tutta la sua bellezza. Fertilizzare la pianta significa arricchirla con alcune sostanze che la manterranno bella e nutrita. Oggigiorno in commercio possiamo acquistare fertilizzanti liquidi e applicarli ogni 2-3 settimane.
5/6 – Come riconoscere i parassiti delle piante grasse
Le piante grasse non sono soggette a molte malattie o attacchi parassitari. In ogni caso possono esserne comunque attaccate. I parassiti più comuni sono le cocciniglie e ragni rossi. Le cocciniglie sono insetti minuscoli di colore bianco che si insediano nelle piante rischiando di farle ammalare seriamente. I ragni rossi sono ragnetti di colore rosso da non schiacciare perché macchiano indelebilmente. Le conseguenze dei loro attacchi si possono notare osservando eventuali foglie bucate o macchiate.
6/6 – Conclusione
Le piante grasse hanno, tutto sommato, bisogno di manutenzione. Non ne necessitano di molta come gli altri fiori, ma non dobbiamo trascurarle. Possono essere degli ornamenti bellissimi, impariamo a conoscerle e a prendercene cura in modo adeguato!